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G7, COLDIRETTI: NON SOLO DAZI, STOP A FALSO MADE IN ITALY

G7, COLDIRETTI: NON SOLO DAZI, STOP A FALSO MADE IN ITALY

(8 giugno 2018) Occorre cogliere l’occasione per ripensare a norme sul commercio più eque che non si limitino a negoziare su dazi e tariffe ma che tengano conto anche del rispetto dell’identità territoriale per fermare gli oltre 100 miliardi di falso Made in Italy agroalimentare presente nei diversi continenti. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione del vertice G7 in Canada al quale partecipa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte “per portare gli interessi degli italiani”. Un commercio è veramente equo – sottolinea Moncalvo - se si rispettano le stesse regole sul piano ambientale, della tutela sociale dei lavoratori,. della sicurezza dei cittadini e soprattutto della tutela dell’identità. L’Italia – denuncia la Coldiretti - è purtroppo vittima di oltre 100 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare che circola liberamente nel mondo utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. Con un aumento record del 70% del fatturato nel corso dell’ultimo decennio, a preoccupare – continua la Coldiretti – è anche la nuova stagione degli accordi commerciali bilaterali inaugurata con il Canada (Ceta) che per la prima volta nella storia l’Unione Europea legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele, ma è anche liberamente prodotto e commercializzato dal Canada il Parmigiano Reggiano con la traduzione di Parmesan.

(© 9Colonne - citare la fonte)