Ben 22,5 miliardi di euro spesi ogni anno in Italia per rimediare agli errori medici. Una cifra enorme, che ben potrebbe essere destinata al miglioramento del servizio sanitario. Sono i dati contenuti nel nuovo approfondimento dello Studio Chiarini, basato sulle informazioni raccolte dall’Oms nel Report Mondiale 2018 sulla Qualità dei Servizi. Stando al rapporto, il 15% della spesa sanitaria è utilizzato in conseguenza di eventi avversi. Quindi, se consideriamo che nel 2016 la spesa sanitaria corrente in Italia è stata pari a quasi 150 miliardi di euro (dati I.S.T.A.T.), soltanto nel nostro Paese si spenderebbero circa 22,5 miliardi di euro ogni anno per rimediare agli errori medici. Secondo i dati dello Studio Chiarini, esiste una quota certa di eventi avversi evitabili. Ad esempio, delle circa 6/7 mila morti per infezioni nosocomiali che si verificano ogni anno in Italia, circa la metà potrebbe essere scongiurata se gli ospedali applicassero correttamente le linee guida di prevenzione. Ed è una questione non da poco, quella dell’evitabilità, come avverte l’avvocato Chiarini: “Le più recenti revisioni critiche delle misure preventive in tema di infezioni ospedaliere, infatti, evidenziano il ruolo centrale della sterilità degli operatori e delle strumentazioni durante l’assistenza al malato. L’infezione va dunque ricondotta non solo al luogo, ma anche alla procedura”. (red – 31 ott)
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