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direttore Paolo Pagliaro

Assurdo non firmare
il Global Compact

di Paolo Pagliaro

(5 dicembre 2018) L’Italia sta cambiando la propria collocazione internazionale e non lo sta facendo silenziosamente né lentamente. Dopo che Salvini aveva detto di trovarsi meglio a Mosca che in molti paesi europei, ci si sarebbe attesi che anche l’Italia, come la Russia, avrebbe aderito al trattato Onu sulle migrazioni e i rifugiati meglio noto come Global Compact, la cui ratifica è in programma il 10 dicembre a Marrakesch. Lì la Russia ci sarà, insieme a quasi tutti gli altri paesi del mondo, e l’Italia invece no, insieme all’Austria, ad alcuni paesi dell’est Europa e forse a Trump. Sostiene Salvini che il Global Compact è un accordo che aprirebbe le porte ad altre migliaia di immigrati in Italia.
Ma non è così. Dobbiamo essere ancora una volta grati al fact checking dell’agenzia Agi e di Pagella Politica che ci aiuta a capire di cosa stiamo parlando. Dunque, nel Global Compact vengono fissati 23 obiettivi. L’obiettivo numero 2 è “minimizzare le condizioni avverse e i fattori strutturali che spingono le persone ad abbandonare il proprio Paese di origine”. L’obiettivo numero 4 mira ad assicurare che tutti i migranti siano in possesso di documenti legali di identità, il numero 5 promuove i canali regolari di immigrazione, il numero 6 contrasta lo sfruttamento dei lavoratori immigrati, che fanno concorrenza sleale agli autoctoni. L’obiettivo numero 9 è “rafforzare la risposta transnazionale al traffico di migranti”. Il numero 11 prevede di mettere in sicurezza i confini degli Stati, contrastando l’immigrazione irregolare e favorendo quella legale. L’obiettivo numero 21 promuove gli accordi di rimpatrio dei migranti. Gli altri obiettivi mirano a migliorare la vita dei migranti, in particolar modo di quelli regolari ma non solo, rendendo più facili il riconoscimento dei loro titoli di studio, facilitando le rimesse economiche verso i Paesi di origine, garantendo loro un trattamento umano – in cui la detenzione per l’eventuale ingresso illegale sia l’extrema ratio – combattendo il razzismo e le percezioni distorte. E’ un accordo, peraltro non vincolante, che l’Italia dovrebbe sottoscrivere anche nel proprio interesse.

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