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Dirotta Su Cuba,
esce 'Good things'

Musica
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Dirotta Su Cuba, <br> esce 'Good things'

DIROTTA SU CUBA: “GOOD THINGS”, PRIMO BRANO IN INGLESE

È uscito “Good Things”, disponibile in digital download su iTunes, su tutti gli store digitali e le piattaforme streaming, il nuovo singolo dei Dirotta Su Cuba. Sull’onda del successo del loro ultimo disco “Studio Sessions Vol.1” (Warner), la band che ha portato il Funk in Italia negli anni ’90, si propone per la prima volta nel suo percorso artistico con un pezzo in inglese: un brano pop-funk con incursioni gospel ispirato da un viaggio a Londra, fatto dai DSC dopo oltre 20 anni di carriera, grandi collaborazioni e conferme, alla ricerca delle proprie radici musicali e del proprio sound. Sabato 26 gennaio la nota band fiorentina presenterà per la prima volta dal vivo il singolo “Good Things” al Blue Note di Milano (via Borsieri, 37 - primo spettacolo ore 21.00 - 30 euro /secondo spettacolo alle ore 23.30 - 25 euro), tornando sul prestigioso palco del tempio del jazz meneghino dopo il sold out di poco più di due anni fa. «“Good Things” è una vera e propria sfida - racconta la band - È la prima volta che ci mettiamo alla prova con un brano in inglese, ma possiamo dire che ci rappresenta in pieno. Il ritornello ripete come un mantra “Good things take time”: per ottenere grandi risultati nella vita vanno fatte “cose buone” e ci vuole tempo ed impegno. In questa era del “tutto e subito” sembra quasi un concetto romantico, ma per noi in quelle parole c’è la chiave del successo e della serenità nella vita. Diciamo che questa è davvero una “Good Thing”!» . Il tour 2019   toccherà i club più importanti della penisola e sarà l’occasione perfetta per testare questa nuova e importante sfida discografica della band fiorentina, che porterà sul palco un mix esplosivo dei suoi brani più celebri e altre nuove sorprese. La nuova Line Up dei Dirotta è così composta: Simona Bencini (voce), Stefano De Donato (basso), Francesco Cherubini (batteria), Andrea De Donato (tastiere), Daniele Vettori (chitarra), Marco Caponi (sax). I Dirotta su Cuba (Simona Bencini, Stefano De Donato e Rossano Gentili) si formano nel 1989 a Firenze. Nel 1994 il brano “Gelosia” anticipa l’album di debutto “Dirotta su Cuba”; dal disco, che diventerà platino, vengono estratti ben 5 singoli nel corso del 1995. Il secondo album “Nonostante tutto…”, pubblicato nel 1996, sarà di nuovo un successo trainato da singoli come "Sensibilità" e "Ridere".  Nel 1997 vengono invitati al Festival di Sanremo con il brano “È andata così”. Sul palco dell’Ariston con loro l’armonicista di fama mondiale TootsThielemans. Dall’esperienza nasce la raccolta antologica “È andata così”, in cui una reinterpretazione funk di “Jesahel” dei Delirium è il secondo inedito. Nel 2000 esce il quarto album “Dentro ad ogni attimo”, dal quale sono estratti i singoli “Bang!” e “Notti d’estate” che portano la band ancora in alta classifica radiofonica. Quello stesso anno Stefano De Donato lascia il gruppo. Nel 2002 esce “Fly” da cui vengono estratti i singoli “Sono qui” e la title-track “Fly”. Segue un lungo giro di concerti per l’Italia, che segnerà anche l’ultima esperienza di Simona Bencini con il gruppo, che lascerà per intraprendere la carriera solista. Nel 2007 Rossano ricomincia a lavorare con Stefano De Donato; nel 2009 il gruppo torna di nuovo insieme nella line-up originale, col rientro di Simona Bencini alla voce per il ventennale dalla fondazione del gruppo. Celebra la ricorrenza il “Back To The Roots Tour 1989-2009”, che li ha visti protagonisti sui principali palcoscenici italiani. Il 18 maggio 2012 è la data del ritorno sulle scene dei Dirotta su Cuba: usciranno tre singoli nell'arco del 2012-2013 “Ragione o sentimento”,"Essere o non essere" e "Parole". Continua anche l’attività live, con inviti a festival e rassegne prestigiose. Il 23 settembre 2016 esce “Studio Sessions Vol.1”, prodotto da FepGroup/Warner Music, con il ritorno della formazione originale, composta da Simona Bencini, Stefano De Donato e Rossano Gentili e contiene una versione rivisitata del primo storico album dei Dirotta Su Cuba e 6 inediti.

EINAR A SANREMO CON “PAROLE NUOVE”

EINAR è in gara alla 69° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Parole Nuove”, scritto da Antonio Maiello, Enrico Palmosi e Nicola Marotta. A dirigere l’orchestra sul palco dell’Ariston il Maestro Pino Perris. Il brano sarà contenuto nel suo primo vero album di inediti “Parole Nuove” (Sony Music Italy), in uscita il 15 febbraio, insieme a “Centomila volte”, canzone vincitrice di Sanremo Giovani che ha dato l’opportunità ad Einar di essere uno dei big della kermesse sanremese. «Ancora non ci credo, andare sul palco di Sanremo è un sogno che si realizza, un’opportunità incredibile che voglio giocarmi al meglio – racconta Einar – “Parole Nuove” è un brano a cui tengo moltissimo e che non vedo l’ora di cantare. Ed é così che si chiamerà anche il mio primo vero album, non poteva esserci titolo migliore per un nuovo progetto a cui abbiamo lavorato così tanto». Einar Ortiz, nato a Santiago De Cuba nel 1993, vive nella provincia di Brescia dall’età di 9 anni. Fino a poco più di un anno fa non si era mai esibito in pubblico e non aveva mai preso lezioni di canto. Da giovanissimo si appassiona alla musica e impara, da autodidatta, a suonare chitarra e pianoforte, in maniera non professionista. Dopo una breve parentesi a X Factor, a fine 2017 sbarca ad Amici, dove sin da subito si fa apprezzare per il suo inconfondibile timbro e le sue doti interpretative, fino ad arrivare al terzo posto del talent show. Il suo primo EP, intitolato semplicemente “Einar”, uscito lo scorso giugno e rimasto per settimane tra i dischi più venduti, contiene una serie di brani intensi ed emozionanti che hanno subito conquistato il pubblico, come “Salutalo da parte mia”, “Chi ama non dimentica”, e “Non c’è”, la prima canzone scritta da Einar. Dopo l’EP uscito all’indomani di Amici, con “Centomila Volte”, scritta da Tony Maiello, Enrico Palmosi e Ivan Bentivoglio, Einar vince Sanremo Giovani avendo così la grande opportunità di entrare di diritto in gara tra i big di Sanremo 2019. (red)

ENRICO NIGIOTTI A SANREMO CON “NONNO HOLLYWOOD”

Enrico Nigiotti è in gara alla 69° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Nonno Hollywood”, scritto dallo stesso Enrico Nigiotti, prodotto da Fabrizio Ferraguzzo e arrangiato da Fabrizio Ferraguzzo e Enrico Brun. A dirigere l’orchestra per Enrico Nigiotti sarà il Maestro Federico Mecozzi, il più giovane direttore d'orchestra di questa edizione. Il brano sarà contenuto nell’edizione speciale del suo ultimo album di inediti “Cenerentola e altre storie…” (Sony Music Italy), in uscita il 15 febbraio. «“Nonno Hollywood” è un brano a cui sono molto legato, che mi appartiene – racconta Enrico Nigiotti -  l’ho scritto di impulso lasciando libero sfogo alle mie emozioni. Credo che questa canzone non avrebbe potuto avere un palco migliore e per questo ringrazio Claudio Baglioni che mi ha permesso di presentarla proprio all’Ariston». “Nonno Hollywood” è un brano introspettivo e autobiografico che attraverso la perdita di una persona importante racconta di una generazione odierna con abitudini e passioni differenti rispetto al passato. Oltre il brano sanremese, “Cenerentola e altre storie…” conterrà anche un inedito dal titolo “La ragazza che raccoglieva il vento”, dedicata alla celebre poetessa e scrittrice Alda Merini. Inoltre, dopo il successo delle prime tre anteprime live, in primavera partirà il tour teatrale. Enrico Nigiotti, classe ‘87, è un cantautore livornese. Dopo alcune importanti esperienze televisive e affiancato dalla storica manager Adele Di Palma (Fabrizio De André, Ivano Fossati, Gianni Nannini e molti altri),  Enrico Nigiotti compone due brani per il film “La pazza gioia" per il regista pluripremiato Paolo Virzì e nel 2017 partecipa alle selezioni dell’undicesima edizione di X Factor alle quali si presenta con “L’amore è”, brano che entra subito al primo posto nella Viral Italia e al secondo della Global Viral di Spotify e che lo porta fino alla finale del programma conquistando il disco di platino. I testi e la musica di Enrico hanno emozionato anche artisti di calibro internazionale con i quali sono nate diverse collaborazioni. Nel 2015 il cantautore livornese apre le date italiane del “Big Love Tour” dei Simply Red, mentre nel 2018 apre il concerto al Circo Massimo di Roma di Laura Pausini, per cui ha firmato il brano “Le due finestre”, contenuto nel nuovo disco “Fatti sentire”, che ha trionfato ai Latin Grammy Awards nella categoria "Best Traditional Pop Vocal Album". Nello stesso periodo scrive per Eros Ramazzotti il brano “Ho bisogno di te”, incluso nell'album “Vita ce n'è”. Il 14 settembre pubblica il suo nuovo album “Cenerentola”, anticipato dal brano “Complici” in duetto con Gianna Nannini, con la quale già nel 2015 aveva collaborato aprendo il suo tour “Hitalia.Rocks”. “Complici” è diventata subito una hit radiofonica, tra i dieci brani più trasmessi dalle radio. A dicembre l’artista ha tenuto tre concerti a Milano (3 dicembre), Livorno (5 dicembre) e Roma (10 dicembre) di anteprima del “Cenerentola Tour” che partirà ufficialmente in primavera.

 

SIMONE CRISTICCHI, L’ 8 FEBBRAIO ESCE “ABBI CURA DI ME”

A sei anni dal suo ultimo lavoro discografico, Simone Cristicchi torna sulle scene con “abbi cura di me”, la prima raccolta dei suoi più grandi successi in uscita il prossimo 8 febbraio (Sony Music / Legacy Recordings / Dueffel Music Srl). L’album, disponibile dal 1° febbraio in pre order, oltre a racchiudere le canzoni più celebri del cantautore romano, conterrà anche due inediti tra cui “Abbi cura di me”, il brano con cui Simone Cristicchi sarà in gara al 69° Festival di Sanremo diretto dal Maestro Roberto Rossi. «Nei versi della canzone, ricorre il tema millenario dell’accettazione, della fiducia, dell’abbandonarsi all’altro da sé, che sia esso un compagno, un padre, una madre, un figlio o Dio – racconta Simone Cristicchi – Nelle mie intenzioni, questo brano vuole essere una preghiera d’Amore universale, una dichiarazione di fragilità, una disarmante richiesta d’aiuto». Il brano che dà il titolo al disco e che Simone Cristicchi porterà sul palco dell’Ariston è stato scritto dall’artista con Nicola Brunialti e Gabriele Ortenzi con la produzione artistica di Francesco Musacco ed esecutiva di Francesco Migliacci. Questa sarà la quinta volta di Simone Cristicchi al Festival di Sanremo. La prima partecipazione nel 2006 quando il cantautore, al suo esordio, gareggiò nella sezione Giovani con il brano “Che bella gente”. L'anno successivo tornò da Campione con “Ti regalerò una rosa”, vincendo la kermesse e aggiudicandosi anche il "Premio della Critica Mia Martini" e il Premio Sala Stampa Radio-Tv. Nel 2010 si presentò a Sanremo con “Meno Male” e nel 2013 con “La prima volta (che sono morto)” e “Mi manchi”. Oltre ai successi presentati negli anni al Festival di Sanremo, il nuovo progetto discografico di Simone Cristicchi ripercorrerà tutta la sua straordinaria carriera partendo dai giorni nostri fino ad arrivare agli esordi nel 2005 con il tormentone “Vorrei cantare come Biagio”. Un viaggio alla scoperta e alla riscoperta del mondo versatile e dalle mille sfaccettature di questo eclettico artista, che ha fatto della sottile ironia unita alla riflessione profonda la sua cifra stilistica. Simone Cristicchi attualmente sta anche realizzando un documentario per la regia di Andrea Cocchi, che sarà presentato in occasione del Festival di Sanremo, dal titolo “Happy Next – alla ricerca della felicità”, in cui il cantautore attraverso i racconti di diversi personaggi dello spettacolo e della cultura italiani, ma anche di gente comune, cerca di rispondere in maniera personale e originale alla domanda che tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita: che cosa è veramente la felicità?(red)

 

LE VIBRAZIONI, IN RADIO IL NUOVO SINGOLO: "CAMBIA"

Le Vibrazioni tornano in radio con “Cambia”, l'atteso nuovo ed emozionante singolo, prodotto da 432 e distribuito da Artist First, il cui video è disponibile online sui canali ufficiali della band.  “Cambia” è una ballad rock che unisce le sonorità proprie della band con un testo capace, con le sue parole, di entrare immediatamente nel cuore e nelle orecchie dell’ascoltatore, grazie anche a un ritornello che resta impresso nella memoria. Diretto da Bendo, il video nasce con l’intenzione di rendere omaggio al celebre videoclip di “Dedicato a Te” tramite un pianosequenza, citandone volutamente i momenti e i segni caratteristici che ne scandiscono le diverse fasi: location, dinamica del percorso ed attori. Il videoclip, infatti, vede il grande ritorno di "Giulia" che attraversa il naviglio pavese di Milano. I membri della band continuano a cambiare direzione e non interagiscono mai tra loro, lasciando al finale il loro ricongiungimento, simbolo del reale percorso artistico che li ha portati nuovamente a suonare insieme. Le Vibrazioni il 26 marzo saliranno per la prima volta sul palco del Mediolanum Forum di Assago (Milano). Sarà un grande evento che celebrerà i 20 anni di carriera della band che ha segnato la storia del rock-pop italiano.  Le Vibrazioni nascono nel 1999 dall’incontro di quattro amici con la passione per il rock e gli anni ’70: Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani e Alessandro Deidda. Nella primavera del 2003, con il singolo “Dedicato A Te” conquistano il grande pubblico. In seguito a questo straordinario successo, nello stesso anno pubblicano il loro primo album, “Le Vibrazioni”, le cui vendite superano le 300.000 copie. Il 2017 è l’anno della reunion: il gruppo ritorna sulle scene esibendosi per la prima volta insieme dopo 5 anni e con la formazione originale. Nel 2018 sono tra i protagonisti del 68° Festival di Sanremo con il brano “Così Sbagliato”, contenuto poi nel disco “V” (L’Equilibrista/Artist First), che riscuote un ottimo successo di pubblico e critica, balzando subito in testa alle classifiche radiofoniche. Seguono i due singoli “Amore Zen” e “Pensami Così”, che, insieme al brano sanremese, contano oltre 10 milioni di stream e 12 milioni di views su YouTube, garantendo inoltre alla band una permanenza in Top 20 dell’airplay radiofonico per 10 mesi consecutivi. (red)

MARCO GESUALDI: IL NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO E' "NOW" (NAPLES OPEN WORLD)

Martedì 5 febbraio, dalle 18 presso La Feltrinelli di Piazza dei Martiri di Napoli, Marco Gesualdi presenta il nuovo progetto discografico Now (Naples Open World) contenente il singolo “Je suis la Mer". Nelle canzoni di Marco Gesualdi c’è il mondo intero. Lo stesso che si poteva trovare nella Napoli di qualche tempo fa, quella che è stata la patria effervescente di Pino Daniele, Alan Sorrenti, James Senese, e che è riuscita a dare alla musica popolare un respiro internazionale irripetibile. Le origini pugliesi di Marco si sono mescolate con questa città, dove è nato, ha vissuto e lavorato, finendo a calcare i palchi con Denovo e Avion Travel e vivendo in prima persona un'altra fase di rinascimento sonoro napoletano negli Ottanta, la cosiddetta vesuwave. Nell’album Naples Open World, Napoli è l’orizzonte che si staglia e infonde i suoni di pezzi senza una patria definita, ma piuttosto, come si scriveva, con una particolare inclinazione ad accogliere tanti linguaggi e altrettante culture. Il risultato è un girotondo di strumenti e voci (sette brani solo suonati e cinque anche cantati) che ha finito per coinvolgere quaranta fra musicisti e voci. Fra queste, quella di Simona Boo in Je suis la Mer, il singolo apripista: la storia di un viaggio  (che parte dal Nord Africa e arriva a Parigi o a Castelvolturno) che attraversa il mare con la speranza che è di molti migranti. Oppure, l’interpretazione di Silvia Romano nella mescola fra rock e folk di Bella figliola che prende spunto da un testo popolare anonimo del Cinquecento e poi si lascia guidare dall’ispirazione.  Cit cit unisce parlata pugliese e lingua napoletana con Michela Montalto, i Vandalia e Maurizio Capone; Sapore di Fado in Violao cantata in Portoghese da Rossella Rizzaro , con Pirckipao si entra nel tropicalismo di un altro territorio, il Brasile, che come quello napoletano è stato terra di conquista, di incontro, di incroci senza fine. Altrove si ricorda -Pino Song- un Pino Daniele che, si tende purtroppo a dimenticarlo, fu pure un grande chitarrista e che Marco Gesualdi ha conosciuto personalmente.   Il resto dell’album si muove fra la chitarra di Marco, omaggi al jazz (SMiles), ai luoghi vissuti, (Casammare), dove nomi di appartenenza e di classe come Ernesto Vitolo, Tony Cercola, Ciccio Merolla o Daniele Sepe partecipano con musiche colorate, dolenti, sfumate e con una qualità che le affianca irrimediabilmente a Napoli, che con le sue danze, le sue melodie e la sua poesia, diventa un po’ anche di tutti noi e che Naples Open World interpreta senza retorica e a testa alta.

(© 9Colonne - citare la fonte)