Giovanni Maria De Vita, responsabile del Progetto Italea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha preso parte all’edizione 2025 del “Premio Accademia Marchigiani dell’Anno in Italia e nel Mondo”, svoltosi a Macerata venerdì 4 luglio. Nel corso dell’evento, De Vita ha consegnato il riconoscimento all’Ambasciatore dell’Unione Europea in Myanmar, Ranieri Sabatucci, per il suo impegno nell’ambito della cooperazione. Con lui sul palco del Teatro Lauro Rossi il rettore dell’Università di Macerata John McCourt. «Siamo molto lieti di essere a Macerata con il Progetto Italea – ha detto De Vita, ascoltato a margine della manifestazione –, questa presenza è un doveroso gesto di riconoscimento per quanto gli italiani compiono all’estero. Va rimarcato come le comunità italiane sono la nostra più grande risorsa e sono composte da personalità che hanno raggiunto i vertici di tutte le società dei Paesi in cui si sono inserite. Queste persone possono essere utili all’Italia – ha spiegato –, mettendo a disposizione la loro esperienza e la loro dimensione personale. A loro possiamo offrire le opportunità dovute all’essere parte del G7: una porta di accesso al mercato dell’Unione Europea». Molteplici le testimonianze e le imprese di successo raccontate in tal senso durante l’evento a Macerata e ascoltate con attenzione da De Vita, seduto in platea al fianco del presidente dell’Accademia Marchigiani dell’Anno in Italia e nel Mondo Mario Civerchia e dell’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta. Non solo, il premio (conferito a illustri personalità come, tra le tante, il calciatore del Bologna Riccardo Orsolini, l’ingegnere nucleare Luciano Giorgi, il presidente del Merano Wine Festival Helmut Koecher e il presidente della Lega Calcio Ezio Maria Simonelli) ha visto anche il saluto finale del vice presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, nelle Marche per alcuni incontri istituzionali sul territorio. “Il progetto Italea di promozione del Turismo delle Radici mira a favorire la conoscenza delle comunità all’estero in Italia e dell’Italia tra le comunità all’estero – ha concluso De Vita –, lo scopo è quello di rilanciare una nuova visione di rapporti bilaterali, che sia basata sulla reciprocità e sulla valorizzazione di quello che l’Italia e le sue comunità all’estero possono contribuire a offrire a vantaggio di entrambe”. (BIG ITALY Amo TDR – 7 lug)
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