Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Coro di donna e uomo,
con Barbara De Rossi

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Coro di donna e uomo, <br> con Barbara De Rossi

CORO DI DONNA E UOMO, RECITAL CON BARBARA DE ROSSI

Una serata emozionante quella di mercoledì 15 maggio al Teatro Ciak di Roma con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti, attesi protagonisti di “Coro di donna e uomo”, il recital scritto da Gianni Guardigli, con la regia di Francesco Branchetti e le musiche originali di Pino Cangialosi. “Un giro del mondo - afferma l’autore  Guardigli - un’immersione nelle epoche e nei luoghi che costituiscono le fondamenta della nostra realtà di oggigiorno. Le voci delle donne tratteggiano un grande quadro multicolore per chiedere giustizia e pietà. Giustizia agli uomini e pietà agli dei e a Dio. Tutto ciò è il leitmotiv della storia dell’umanità. E poi le donne di oggi alzano la voce contro la troppo spesso reiterata violenza che subiscono quasi quotidianamente e che talvolta e purtroppo sempre più spesso conduce al femminicidio. Fanno appello a se stesse e all’universo maschile per riuscire a collocare il nostro tormentato tempo in una “scacchiera civile” in cui il buonsenso e una normale sensibilità ci permetta di vivere in un mondo dai toni più umani”. Le donne di ieri cominciano a tratteggiare importanti percorsi nelle pagine della mitologia greca. Prima Fedra e poi Andromaca cantano le dolenti note di un destino infausto e sprezzante, che ha scaraventato le loro sensibilità nel tunnel dell’impotenza. Lady Macbeth presenta con la potenza della disperazione il suo progetto criminale per affondare le unghie sul potere. I personaggi potenti si confrontano con le deboli eroine dei giorni nostri, Saida dà voce al dolore di un popolo vessato da una crudele guerra civile che scaraventò l’Algeria in un orrore incomprensibile al resto del mondo negli anni’90 del secolo scorso. Ogni singola voce di donna diventa elemento di un coro che canta “la necessità” di una redenzione che ancora aspettiamo, anche se, mettendoci in ascolto delle vicende che pulsano sotto la pelle del nostro mondo attuale, non riceviamo certo segnali che aprono la porta dell’anima all’ottimismo. Due donne di oggi poi danno voce a un toccante contrappunto in cui si delineano due destini partiti assonanti e conclusi con una netta antitesi. Entrambe hanno incontrato “un amore sbagliato”, entrambe sono entrate nel “tunnel del dolore e dei maltrattamenti” contornato da muri cupi, intonacati dal mefitico respiro della violenza “travestita da amore”. Ma poi una è riuscita a tuffarsi nella luce chiara che le è apparsa alla fine della galleria, l’altra, purtroppo, è rimasta senza forze all’interno del tunnel. Accanto alle donne le voci di uomini di ieri e di oggi creeranno un contrappunto di umori e toni per tratteggiare un universo che si espande sopra i tempi e i luoghi e tenta di diventare metafora della grande parabola dell’essere umano, che popola questo pianeta malato; mariti, figli, fratelli che anche oggi combattono le loro piccole battaglie per ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo. (PO /red)

Foto: uffici stampa

 

A ROMA UN TRIBUTO DEDICATO ALLA VITA DI GABRIELLA FERRI

Andrà in scena dal 16 al 26 maggio al Teatro Belli di Roma (piazza di Sant’Apollonia, 11)  “Tutti sulla giostra! Festa a casa di Gabriella”, spettacolo scritto e diretto da Tonino Tosto dedicato a Gabriella Ferri. La casa di Gabriella Ferri a Corchiano, nel viterbese, come il tendone di un circo o una giostra. Un luogo immaginifico dove si svolge, ogni giorno, il dialogo fra la cantante romana e i suoi “amici”. Un racconto fatto di solitudine, dei tanti pensieri e delle paure che assediano la sua mente. Parla, Gabriella, e canta, ovviamente, le canzoni che le vengono richieste.  Sogna e combatte, immaginando e organizzando una grande festa nella sua casa. Vengono a trovarla Pasolini, Mia Martini, Califano, Totò, Eduardo De Filippo, Enzo Jannacci, Lucio Dalla, Federico Fellini, il suo chitarrista “Pino er pasticciere”, Renato Zero, Enrico Montesano, Renzo Arbore, Marcello Mastroianni, Domenico Modugno, Anna Magnani.  Tutto questo è lo spettacolo di Tosto che spiega: “Il testo vuol essere un omaggio a quell’universo sonoro, ricco di emozioni, che Gabriella Ferri ci ha lasciato e a tutti quegli artisti che in vario modo l’hanno amata, conosciuta, frequentata, contaminata, ricevendone, a loro volta, dell’energia ispirativa: ‘strisce de cielo’, per usare un’espressione a lei cara. Gabriella ci porta per mano con lo spirito e il sentire romano che la contraddistinguono”. “La Ferri - conclude il regista - è come Roma: crocevia di culture, impasto di colori, incrocio di suoni, esplosione di sentimenti, passioni, dolori, risate e… sgrullate de spalle”. A interpretare lo spettacolo “Tutti sulla giostra” sono Susy Sergiacomo ed Eleonora Tosto, che canta le canzoni di Gabriella Ferri. Al pianoforte il polistrumentista Danilo Blaiotta. Scene e costumi sono della stessa Sergiacomo. In quest’opera, la popolare cantante scomparsa nel 2004, indimenticabile interprete di una romanità autentica e ammantata di poesia, si racconta attraverso l’artifizio delle confidenze ai suoi amici immaginari. A uno di questi confessa: “Ma lo sai che me succede urtimamente? Che canto e nun riconosco più la voce mia… è come se quarcun’artro cantasse ar posto mio… un’altra - che poi sarei sempre io - ma più giovane… quanno ero n’alice… tre quattro mijoni de anni fa”. Tosto, regista, autore, scrittore, docente e attore, ha una lunga attività teatrale. Ha recitato con Enrico Montesano, Antonio Salines, Ennio Fantaschini, Riccardo Cucciolla e molti altri attori Diversi suoi spettacoli sono stati rappresentati in tanti teatri italiani (tra cui Teatro Brancaccio, Teatro Eliseo, Auditorium Parco della Musica di Roma) oltre che negli Stati Uniti e in Argentina. E' il direttore artistico del Teatro Porta Portese di Roma. (PO / red)

“VIRGINEDDA ADDURATA” A ROMA PER “INVENTARIA – LA FESTA DEL TEATRO OFF”

I protagonisti di un femminicidio realmente accaduto a Trapani si confessano a santa Rosalia e invocano, tra il sacro e il profano, la grazia dalla loro "Virginedda Addurata". Virginedda Addurata di Giuseppina Torregrossa, con Egle Doria e Francesca Vitale, per la regia di Nicola Alberto Orofino, sarà in scena giovedì 23 maggio al Teatro Trastevere, in prima romana come spettacolo teatrale fuori concorso, in occasione della nona edizione del Festival Inventaria – La festa del teatro off- che si terrà a Roma dal 21 maggio al 16 giugno (via Jacopa De’ Settesoli, 3). Eccezionalmente, allo spettacolo sarà presente anche l’autrice palermitana Giuseppina Torregrossa.   Per dare voce a santa Rosalia la fertile penna di Giuseppina Torregrossa coglie spunto da un raccapricciante fatto di cronaca avvenuto recentemente a Trapani. Un marito, con la complicità della sua amante, trascina in un agguato la moglie (Maria Nastasi), al nono mese di gravidanza del loro quarto figlio, le spacca la testa, la cosparge di benzina e poi le dà fuoco.  Le protagoniste della storia, prima che la tragedia si compia, vanno tutti supplici dalla “Santuzza”.  La vittima, la madre della vittima, la figlia della vittima, l’amante del marito e alla fine anche lo stesso marito/carnefice. I racconti, confessioni e invocazioni alla Santuzza consentono al pubblico di guardare allo specchio la natura di queste donne messe a nudo, le loro fragilità, le loro pochezze, ma anche l’appartenenza ad un sistema dove si sono smarriti i valori più semplici come il buon senso. Ma la voce di una santa che oggi vanta 886 anni, Rosalia, si erge potente e universale: “Si deve fare molta attenzione quando si prega, perché si versano molte più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte”. Nicola Alberto Orofino, regista dello spettacolo, ha tratteggiato con l’originalità che gli è propria il divino e l’umano che è in questa donna misteriosa, della cui vita si sa pochissimo e che fu conosciuta solo dopo la sua morte per il miracolo della guarigione palermitana dall’epidemia di peste che colpì la città nel 1624.  In scena due attrici necessariamente eclettiche, Egle Doria e Francesca Vitale, daranno voce alle donne e agli uomini, ai santi e ai fanti di una storia come tante in questo mondo.

“CAPPUCCETTO ROSSO” MIGLIOR SPETTACOLO DELL'ANNO

“Cappuccetto Rosso”, nato dalla sinergia tra la compagnia pugliese La Luna nel Letto e i danzatori – acrobati della compagnia EleinaD, ha conquistato gli Eolo Awards 2019 come miglior spettacolo dell'anno. I premi del teatro ragazzi italiano assegnati dagli esperti del teatro per le nuove generazioni e dalla rivista online “Eolo” diretta da Mario Bianchi, sono stati consegnati, giovedì 9 maggio, al Teatro Munari di Milano, durante il Festival Segnali.  Con un lavoro che arriva da lontano e grazie alla scrematura del tempo “Cappuccetto Rosso” racconta argomenti legati alla vita, in maniera semplice, ma esatta. Lo spettacolo in questi mesi ha già avuto una intensa tournée su e giù per l’Italia. Un folto gruppo ha ritirato il prestigioso riconoscimento nazionale. Sul palco Michelangelo Campanale (autore e regista del lavoro teatrale), Katia Scarimbolo (drammaturga e direttrice della Compagnia La Luna nel letto), Vito Cassano (coreografo della Compagnia EleinaD), i danzatori della Compagnia EleinaD (Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitelli). Quasi un anno fa, il 18 maggio 2018, Cappuccetto Rosso debuttava a Bari, in occasione della ventunesima edizione del Maggio all’Infanzia; pochi mesi dopo, lo spettacolo vinceva la dodicesima edizione di Festebà 2018 (Ferrara) per aver affascinato la giuria in tutte le sue componenti “perché è apparso completo per l’equilibrio fra i vari linguaggi della danza e della recitazione”. Si aggiudicava, inoltre, il premio Infogiovani Young&Kids Fit Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea – Lugano (Svizzera). La giuria ha così motivato l’assegnazione del premio: "Cappuccetto Rosso della Compagnia La Luna nel Letto in coproduzione con Teatri di Bari, Crest di Taranto, con il sostegno della scuola di danza Artinscena e con i danzatori della Compagnia EleinaD e il coreografo Vito Cassano. Per essere riuscito, attraverso l’estro registico e compositivo di Michelangelo Campanale, a ricostruire una nuova originale versione della celebre fiaba, dove la danza e il teatro, fra citazioni pittoriche e cinematografiche, si uniscono per concorrere a un risultato di grande spessore, riuscendo a suggerire ed esplicitare molti dei sottotesti che la fiaba propone". (red)

 

AL TEATRO DELLA LUNA A MILANO VA IN SCENA “TEATRO CARLONI”

Il 14 maggio 2019 al Teatro della Luna a Milano andrà in scena “Teatro Carloni”, un’opera “a tre cuori e sei mani”, che racconta una storia che nasce da un desiderio, dall’amore, dalla passione e che passa attraverso lo scontro tra razionalità e irrazionalità. Un omaggio alla tradizione del musical e alle sue musiche che fanno parte del vissuto di tutti. “Teatro Carloni” è stato scritto, diretto e messo in scena dalla compagnia “Noi per…” del Collegio San Carlo di Milano, un gruppo di talentuosi attori, cantanti e ballerini che con i loro spettacoli dimostrano quanto la passione e l’impegno aiutino a superare limiti e difficoltà e testimoniano che esiste per tutti una seconda occasione. Una seconda possibilità proprio come quella che l’Associazione CAF di Milano dà quotidianamente ai ragazzi ospiti delle sue comunità. Infatti, lo spettacolo è organizzato per celebrare i 40 anni dell’Associazione CAF e l’interno ricavato sarà devoluto alla onlus. Una commedia musicale che si svolge tra realtà e immaginazione, tra tempo reale e tempo del ricordo, fra esseri in carne ed ossa e spiriti del passato e che insegna, grazie alla magia del palcoscenico che, se lo si desidera, tutto è possibile. Con quest’opera, che nasce dopo i successi di “Tre Padri per una figlia” e “Reality ‘80”, questi appassionati teatranti realizzano il sogno di calcare un palcoscenico importante come quello del Teatro della Luna e continuano il loro impegno a devolvere i proventi del loro lavoro ad associazioni che operano a sostegno dei meno fortunati. Tutto il ricavato della serata, infatti, verrà devoluto all’Associazione ed in particolare al sostegno delle attività di accoglienza e cura in Comunità dei ragazzi adolescenti allontanati dalla propria famiglia d’origine. Regia Lidia Labianca; Aiuto Regia: Allegra Bonomi e Antonio Tazartes; Coreografie: Loreta Alexandrescu e Ilaria Terrasi; Vocal Coach: Valentina Bergo. (PO /red)

 

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