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direttore Paolo Pagliaro

RADIO RADICALE, CRIMI:
NESSUN RINNNOVO

RADIO RADICALE, CRIMI: <br> NESSUN RINNNOVO

 

Radio Radicale chiuderà i battenti il 21 maggio e c'è all'orizzonte alcuna possibilità di rinnovo della convenzione. Lo ribadisce ancora una volta il sottosegretario all'editoria Vito Crimi, per in commissione di Vigilanza Rai spiega che "sulla convenzione con Radio Radicale ad oggi non c'è nessuna volontà di prorogare la convenzione". Convenzione "per la quale avevamo proposto un rinnovo per un anno a 5 milioni euro anziché a 10, perché le tecnologie oggi consentono di ridurre determinati costi e Radio Radicale si affida alle tecnologie, e alcune delle attività non sono oggetto della convenzione. Quindi o abbiamo pagato troppo la convenzione oppure Radio Radicale ha svolto delle attività non in convenzione utilizzando i soldi della convenzione".

Non solo, ricorda Crimi: dal 1994 "nessuno si è preso la briga di cambiare la convenzione o di fare la gara, forse per paura che la vincesse qualcun altro. Oggi mi stupisce l'atteggiamento di chi chiede una gara. Inoltre esiste già una radio pubblico, Gr Parlamento, che offre lo stesso servizio". Diversa la questione dell'archivio storico di Radio Radicale: su quello stiamo ragionando, ma è stato realizzato con soldi pubblici quindi anche la valorizzazione economica deve tenere conto anche di questo aspetto. So che la Rai ha fatto delle interlocuzioni con Radio Radicale, in merito alle possibilità o agli asset che possono essere di interesse del servizio pubblico, ma su queste scelte la politica non deve entrare".
(15 mag - Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)