Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

“LIBRI PROPULSORI DELLA
CRESCITA DEL PAESE”

“I libri sono stati e sono propulsori della crescita del nostro Paese: viviamo in un tempo di trasformazioni straordinarie, come sempre in realtà nella storia, ma con un ritmo di gran lunga più incalzante: si presentano nuove piattaforme e nuove tecniche che costringono a correre. I prossimi 150 anni saranno un’avventura affascinante, in ampia misura inimmaginabile per noi, ma della lettura avremo sempre bisogno”: così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia in occasione del 150° anniversario dell’Associazione Italiana Editori. “La politica, le istituzioni hanno il dovere di confrontarsi con voi e di affrontare le misure più idonee per diffondere libri e per far sviluppare la lettura” sottolinea il presidente della Repubblica, rimarcando che “si legge ancora troppo poco in Italia. Dobbiamo migliorare: leggere è una ricchezza immateriale della quale non possiamo fare a meno”. Mattarella nel suo discorso affronta il tema della scuola, che “resta un bacino decisivo in cui seminare per l’attenzione alla formazione del lettore”. “È tempo questo di riapertura delle scuole, questi sono i giorni dei libri di testo: tante famiglie si stanno misurando con le difficoltà di assicurare ai propri figli tutto quel che occorre per l’istruzione” ricorda il capo dello Stato, ribadendo che “l’istruzione dei ragazzi è un interesse primario della Repubblica. Desidero quindi sottolineare l’alto valore sociale dei libri di testo: va ricordato alle pubbliche istituzioni e insieme va richiamata la necessità di scelte editoriali coerenti con quel valore sociale” è l’appello che Mattarella rivolge alla platea degli editori. A rappresentare la loro voce il presidente dell’Aie Ricardo Franco Levi: “Non abbiamo futuro se non mettiamo l’istruzione, la conoscenza, il sapere al centro dell’agenda politica nazionale. Dunque: scuola, scuola, scuola. Dalle scuole materne all’università, dagli istituti di ricerca all’educazione ricorrente degli adulti”.

Le stime sull’andamento del mercato del libro nel primo semestre 2019 mostrano, relativamente alle vendite di soli libri di varia adulti e ragazzi nei canali trade (librerie, librerie online e grande distribuzione, compresa la stima Aie di Amazon), una crescita del fatturato del +3,8% (530milioni di euro) e una crescita più contenuta in termini di copie +2,9% (39,7 milioni di copie vendute). “È con orgoglio che rivendichiamo il nostro essere industria, impresa – ha quindi proseguito Levi –. Attenti ai conti, sappiamo che nell’equilibrio delle nostre aziende sta la prima garanzia della nostra indipendenza. Abbiamo dimostrato di saper reggere, anche negli anni più difficili della crisi, meglio della più gran parte dei comparti industriali e senza ricevere alcun aiuto pubblico diretto, al contrario di quanto avviene per tutti gli altri settori della cultura”. “Noi non chiediamo aiuti speciali per noi – precisa il presidente dell’Aie - Ciò che chiediamo è una politica di effettiva promozione della lettura, autentico ed insostituibile bene comune. Una politica che deve, non può non comprendere agevolazioni e incentivi alle famiglie e ai singoli cittadini per l’acquisto dei libri. E poi, e soprattutto, voglio ripeterlo, scuola, scuola, e ancora scuola”. Nel corso della cerimonia gli interventi di Gian Arturo Ferrari – una vita nel campo dell’editoria libraria -, della senatrice a vita Elena Cattaneo e dello scrittore Alessandro Baricco. "La cultura è un elemento fondamentale e determinante per la coesione del Paese insieme al lavoro" ha detto invece il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, sottolineando alla luce dei dati che “la libraria tiene rispetto al grande mondo dell'editoria in senso lato”. (Roc – 11 set)

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