Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Lagarde ha firmato
la sua prima banconota

Lagarde ha firmato <br>  la sua prima banconota

di Paolo Pagliaro

 (29 novembre 2019) Ieri Christine Lagarde, che succede a Mario Draghi alla guida della Banca Centrale Europea, ha firmato la sua prima banconota. E’ un pezzo da 20 euro, che sarà disponibile a partire dalla seconda metà del 2020. Fino ad allora continueranno a circolare solo le banconote con la firma di Draghi. 

Lagarde eredita la custodia di una moneta a cui gli europei si stanno sempre più affezionando. L’ultima indagine di Eurobarometro,  tre mesi fa, ha rilevato un sostegno record per la moneta unica, con il 76%  dei cittadini che si dichiarano a favore dell'euro. E’ il consenso più  alto degli ultimi 5 anni.
L’euro, che ha solo 20 anni, è una valuta sempre più apprezzata dall’economia reale di tutto il mondo e la competizione con il dollaro si è fatta serrata.   Secondo l'ultimo rapporto del Fondo monetario internazionale, la quota delle riserve valutarie in dollari sta calando, mentre la percentuale di euro sta salendo. 
Le implicazioni politiche di questa competizione sono numerose.  Gli Stati Uniti usano le transazioni in dollari come strumento per influenzare le imprese, ad esempio punendo quelle che vìolano le direttive in tema di embargo. Sei mesi fa l’italiana Unicredit dovette pagare una multa da 1 miliardo e 300 milioni per aver fatto affari in Iran utilizzando i dollari. Ma ci sono state anche piccole e medie imprese venete o lombarde finite in una “blacklist” del Tesoro americano rivelatasi letale per i loro affari. Questo discutibile principio di “extraterritorialità” delle leggi americane verrebbe indebolito da un aumento delle transazioni in euro.  Un’altra buona ragione per rafforzare  l’Unione economica e monetaria completando quella bancaria.  L’alto tradimento sarebbe non farlo.

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)