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direttore Paolo Pagliaro

Industria farmaceutica
all’esame Coronavirus

di Paolo Pagliaro

(29 aprile 2020) Sono grandi, come è ovvio, l’attenzione e l’attesa per il vaccino che dovrebbe rappresentare la fine dell’incubo pandemia. Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità e membro del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid del Governo italiano, è del parere che il vaccino sia la soluzione ottimale, probabilmente la soluzione finale. Come lui la pensa la maggioranza degli scienziati, oltre a tutti coloro che nel mondo hanno responsabilità di governo. Ma mentre informazione e politica hanno fretta, la scienza è per sua natura lenta. Intervistato dal Corriere, l’immunologo Sergio Abrignani, dell’Università Statale di Milano, prevede che per il vaccino ci vorranno almeno un paio d’anni. 
In tempi più brevi sono attesi invece farmaci e trattamenti terapeutici efficaci, anche se per ora nessun medicinale anti Covid-19 ha passato l’esame delle Agenzie regolatorie del farmaco.

Oggi l’ente internazionale che le rappresenta (Coalition of Medicines Regulatory Authorities - Icmra) ha lanciato un appello perché si rafforzi la collaborazione globale, si dia la priorità a grandi studi clinici ben progettati e controllati e sia garantito un accesso equo in tutto il mondo alle terapie e ai vaccini. L’appello alla collaborazione è rivolto soprattutto all'industria farmaceutica.
Questa presa di posizione è politicamente rilevante, perché in nome dell’equità pone esplicitamente dei limiti alla logica del massimo profitto in un settore che a ragione definiamo vitale.

(© 9Colonne - citare la fonte)