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direttore Paolo Pagliaro

Adesso prolunghiamo
i contratti a termine

Adesso prolunghiamo <br> i contratti a termine

di Paolo Pagliaro

(6 maggio 2020) Il coronavirus si lascerà alle spalle molti disastri, destinati ad avere un seguito nei tribunali civili o del lavoro.  Il blocco per alcuni mesi di tutte le attività di impresa ha terremotato produzioni e bilanci, rendendo spesso difficile se non impossibile il rispetto dei contratti che regolano i rapporti tra le aziende.  Ora che le attività stanno gradualmente riprendendo, ci si attende che esploda il contenzioso civile. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalla commissione covid 19 dell’Accademia dei Lincei, che ha sollecitato governo e parlamento  a intervenire sul diritto dei contratti con l’obiettivo di giungere ad una equa ripartizione delle perdite economiche causate dal periodo di inattività per il coronavirus.  Provvedimenti di questo tipo sono già stati adottati in alcuni paesi europei, come Germania e Francia, riguardano questioni come forniture, canoni e pagamenti, e i Lincei pensano che si debbano semplicemente copiare, rinunciando alla  tentazione di escogitare soluzioni originali, pur essendo noi la patria del diritto. Un secondo motivo di allarme riguarda invece i lavoratori a tempo determinato, che  in questi mesi hanno contribuito a tenere in piedi il sistema  e che ora - scaduto il termine dei  12 mesi previsto dal decreto dignità  -  rischiano di restare a casa, essendo molto improbabile che le aziende li possano stabilizzare. In questo caso la  proposta, avanzata sul Sole dal giuslavorista Arturo Maresca, è di consentire rinnovi e proroghe dei contratti a termine per tutta la cosiddetta Fase 2. Il turn over dei precari non è ciò che serve al paese per ripartire.   Dello stesso parere è la Banca d’Italia.

 

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