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Miriam Mafai, militanza dalla parte delle donne

Ritratti
Una galleria giornalistica di ritratti femminili legati all'Unità d'Italia. Donne protagoniste nell'economia, nelle scienze, nella cultura, nello spettacolo, nelle istituzioni e nell'attualità. Ogni settimana due figure femminili rappresentative della storia politica e culturale italiana passata e presente.

Miriam Mafai, militanza dalla parte delle donne

“Ero lì, in via Caetani, vicino alla Renault nel cui bagagliaio era rinchiuso il cadavere di Moro, quando arrivò il ministro Cossiga. Stravolto. Notai, per la prima volta, i suoi capelli bianchi e alcune strane macchie sul viso. (Era a lui che Moro aveva inviato la sua prima, dolente, lettera dal carcere, per chiedere aiuto) . Lo stesso giorno Cossiga darà le dimissioni da ministro”. Queste parole di confluenza tra lo schietto giornalismo commemorativo e il racconto, non potrebbero che essere di Miriam Mafai. Che è una delle nostre giornaliste italiane, giornalista ed anche scrittrice appunto, capace di seguire il filo confuso, a volte violento, a volte misterioso, della storia del nostro paese. Seguirlo con compassione, dote rara nel panorama della cronaca. Non era la sola quel giorno in via Caetani, tutta la radiotelevisione c’era, con Bruno Vespa al Tg1, e via dicendo. Solo che la Mafai scrive di Cossiga, ricordandoselo oggi, quando è da poco scomparso, il mistero nel mistero che se ne va, Moro dentro Cossiga, e dunque cosa rivela la donna: che era stravolto. Un tratto psicofisico che però spiega perfettamente l’allora. Stravolta era l’Italia, come lo sarebbe stata anche successivamente, ma non così colpita al cuore forse. Nella scelta di una parola così ricca di sfumature c’è la statura professionale di Miriam Mafai. Inizi, primi articoli sull’Unità, fino poi a Repubblica, da quando fu fondata. Quindi non è un segreto da quale parte stia, infatti milita e viene eletta nelle fila del Partito democratico della sinistra. Ma questo è semplice resoconto. La storia della Mafai parte da Firenze e dall’antifascismo romano, ed è pur sempre la storia di una donna: “L'apprendistato della politica. Le donne italiane nel dopoguerra”, lo ha scritto Miriam Mafai nel 1979; “Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale”, lo ha scritto Miriam Mafai nel 1987; “Le donne italiane. Il chi è del '900”, lo ha scritto sempre Miram Mafai nel 1993. Nel 2002 partecipò ad una trasmissione di Rai Educational in cui alcuni studenti le ponevano delle domande: “Il processo di emancipazione è stato uguale per tutte le donne d'Italia?”, gli chiede un ragazzo, lei risponde “non proprio”, prima di liquidare il passato e giungere all’oggi: “Così (oggi), la ragazza di un paese meridionale, la cui madre e la cui nonna andavano, un tempo, con la testa coperta, oggi veste i blue jeans, la maglietta aderente e guarda lo stesso spettacolo televisivo di una ragazza della grande città del Nord. Oggi, si assiste, dunque, ad un vero e proprio processo di unificazione”. Un risultato che senza alcun ruffiano compiacimento lo si riconosce anche a lei.

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