Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

RICICLAGGIO, IN AUMENTO LE SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE

(1 luglio 2020) Una notevole attenzione all’attualità della pandemia, che ha colpito anche la UIF, alla conseguente crisi economica e alle minacce criminali che incombono sul sistema produttivo e sulle famiglie. E’ quanto emerge dalla presentazione del Rapporto annuale sull’attività svolta nel 2019 dalla Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia nel contrasto alle attività di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo presentato oggi un videomessaggio del direttore Claudio Clemente. In questo frangente legato alla emergenza economica l’Unità ha assicurato non solo la continuità dell’azione ma anzi un suo ulteriore sviluppo per assicurare la più tempestiva analisi e disseminazione delle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) collegate al Covid-19 (fra marzo e maggio il numero delle segnalazioni analizzate e trasmesse agli organi investigativi è aumentato di circa l’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). L’attività è stata volta anche a comprendere, anticipare e condividere con gli operatori le minacce (frodi su DPI, truffe online per raccolte fondi, infiltrazioni dei gruppi mafiosi, usura, ecc.) le cui caratteristiche sono state sintetizzate nella Comunicazione dello scorso 16 aprile. Clemente ha manifestato l’apprezzamento per gli operatori che, anche in questa situazione, sono riusciti ad assicurare un flusso tempestivo e rilevante di segnalazioni. Nel 2019 tutti gli ambiti di attività della UIF hanno registrato una ulteriore crescita. Le segnalazioni di operazioni sospette ricevute da parte dei soggetti obbligati sono state 105.789, circa 7.700 in più rispetto a un anno prima (+7,9%); l’aumento è ascrivibile interamente a sospetti di riciclaggio, in quanto le SOS di finanziamento del terrorismo si sono attestate a 770 unità (-27,8%), per una minore percezione della minaccia di matrice islamica. Le segnalazioni complessivamente analizzate e trasmesse dalla UIF agli organi investigativi sono state 106.318 (+8,4%), con l’effetto di un ulteriore assottigliamento dello stock in lavorazione, da diversi anni a livelli minimi.

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