Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Il mistero che trasforma
la musica in emozioni

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

FRANCO MUSSIDA E IL MISTERO CHE TRASFORMA LA MUSICA IN EMOZIONI

 

È disponibile in libreria e negli store digitali “Il mistero che trasforma la musica in emozioni” (Pazzini Editori), il nuovo libro del musicista, compositore, ricercatore ed esperto formatore musicale di giovani talenti Franco Mussida. “Il Mistero Che Trasforma La Musica In Emozioni” raccoglie e racconta i momenti che hanno preceduto il seminario tenuto da Franco Mussida nel 2018 a Palermo in occasione del Corso “Zipoli”, organizzato e diretto da i due padri Gesuiti Eraldo Cacchione e Fausto Gianfreda. Partendo da una visione contenuta nelle parole del “Vangelo di Giovanni”, il testo prova a rispondere in senso laico a domande, apparentemente semplici, attraverso una particolare visione del “Verbo”, inteso come “realtà vibrante” che genera il creato visibile e, insieme a questo, l’invisibile che vive nella nostra “realtà interiore”. Un mondo emotivo che la Musica, più di altre arti sa illuminare, rendere vivo e percepibile, al punto di raccontare perfino chi siamo.  Riconoscere i poteri del suono che amplificano l’istinto emotivo, orientando il sentire dei giovani, è il campo di ricerca che impegna Franco Mussida da più di trent’anni. Il suo lavoro, i risultati delle osservazioni sui poteri emotivi ed evocativi della Musica portati tutt’ora in laboratori di formazione in contesti carcerari, costituiscono una strada nuova e originale, che vede la Musica come un elemento sacro ancora tutto da scoprire. Osservazioni e studi sul codice musicale sono riassunti sia in opere artistiche visive, attraverso sculture, disegni, pitture, installazioni esperienziali, che in diversi suoi libri tra cui: “La Musica Ignorata” (Skira 2013) e “Le Chiavi nascoste della Musica” (Skira 2016). Nel suo ultimo libro “Il Pianeta della Musica” (Salani 2019), affronta il tema della complessità del codice musicale e di una “ecologia dei sentimenti”, attuabile partendo da una speciale tipologia di ascolto, “l’ascolto emotivo consapevole”. Una sintesi visiva del percorso di studi e delle sue opere è riassunta nel Museo di Arte Contemporanea di Lissone (MB), visitabile fino alla fine del mese di gennaio. Franco Mussida nasce a Milano nel 1947. È un musicista compositore; un artista e ricercatore che opera nell’ambito del rapporto tra Musica ed emozioni. È noto per essere tra i fondatori della Premiata Forneria Marconi e ne ha firmato i più importanti brani. Dal 1984, anno in cui concorre a fondare il CPM Music Institute di Milano, lavora e studia i poteri emotivi ed evocativi della Musica sulla persona. Sperimenta dal 1988 in luoghi di disagio sociale e in contesti carcerari attraverso progetti come CO2, audioteche di Musica strumentale di tutti i generi ed etnie divise per stati d’animo che formano oggi una rete nazionale. Un progetto supportato da un comitato scientifico a livello universitario, dal Ministero della Giustizia e dalla SIAE. Risultati, osservazioni, elaborazione dei dati e delle esperienze di 35 anni di lavoro, lo portano a inquadrare una strada che vede la Musica come un elemento sacro ancora tutto da scoprire. Uno strumento che offre una maggiore coscienza del “sentire”, una strada verso una ecologia dei sentimenti, presupposto per un vivere sociale più amorevole e libero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DACIA MARAINI E CHIARA VALENTINI RACCONTANO “IL CORAGGIO DELLE DONNE”

 

E’ uscito il libro di Dacia Maraini con la giornalista Chiara Valentini, dal titolo “Il coraggio delle donne” (Il Mulino): un dialogo scritto tra due donne che hanno vissuto e militato nelle lotte per i diritti delle donne e l'affermazione di una nuova cultura, e ora si ritrovano a fare il punto della situazione. Dove siamo arrivate, che cosa ne è della società patriarcale, forse si è incrinato a livello simbolico il dominio maschile, ma nella prassi che cosa succede? E' stato anche introdotto il termine femminicidio. . . Sono riflessioni sulla base del vissuto, anche molto personale, delle letture, degli incontri, e contro gli stereotipi. Conclude il libro il profilo da loro raccontato di donne a loro care che hanno dimostrato coraggio. “Ci chiedevamo a che punto eravamo, che giudizio dare dei vecchi e dei nuovi movimenti femminili, quante delle nostre speranze si erano realizzate e quanto restava ancora da fare. In quelle discussioni su un punto ci trovavamo pienamente d’accordo, l’ammirazione per lo straordinario coraggio di donne di ogni tempo per l’affermazione di sé stesse e per i sacrifici compiuti nel cammino di emancipazione e liberazione del genere femminile”.   

 

 

“PORTANDOMI DENTRO QUESTA MAGIA”, LUBRANO RACCONTA LA LOREN

Una bambina senza forme, un po’ spilungona, presa in giro a scuola, figlia di una famiglia umile, cresce a Pozzuoli, piccolo paese dei Campi Flegrei, provincia di Napoli, terra straordinaria di mare aperto e fertile, vulcani minacciosi, bellezza mediterranea selvaggia, meraviglie archeologiche. Siamo nella seconda metà degli anni Trenta del secolo scorso, Pozzuoli all’epoca è povera e degradata: qui Sophia Loren muove i primi passi, dall’infanzia alla scuola, dai concorsi di bellezza locali alla decisione di fare cinema. Un territorio che le regalerà i valori che la caratterizzeranno per sempre, una personalità vulcanica di saldi principi e idee chiare, caparbia e impetuosa, dal forte senso della famiglia e la tenace determinazione, tratti che le permetteranno di diventerà una leggenda nel mondo, l’attrice italiana più celebre e amata di tutti i tempi. “Portandomi dentro questa magia” (Cultura Nova edizioni) è una biografia che ripercorre la storia di Sophia Loren dall’infanzia ai giorni nostri nelle librerie italiane in contemporanea all'uscita su Netflix del film "La vita davanti a sé” del figlio Edoardo Ponti e in omaggio ai 70 anni di carriera dell’attrice da Oscar. A sostegno degli aneddoti ricordati tra le pagine, il libro mostra straordinari documenti originali e inediti, pagelle scolastiche, fotografie autentiche e private, ritagli di giornali. L’autore Paolo Lubrano è produttore, event maker e ideatore del Premio Civitas di Pozzuoli, evento pluridecennale che premia personalità eccellenti che hanno fatto la differenza e che divengono così speciali ambasciatori dei Campi Flegrei, uno dei luoghi più magnetici e unici di tutta Italia. “Il libro – spiega Lubrano - è una emozionante immersione a ritroso nella quotidianità di Sophia Loren, ‘Lella’ come la chiamavano da piccola. Una biografia che evoca i primissimi anni, partendo dalle origini, dalle amicizie che dureranno nel tempo, gli affetti familiari fondamentali, la delusione paterna, il rapporto con mamma Romilda che prima degli altri intuì in lei il talento e che volle che la figlia realizzasse il suo desiderio infranto di diventare una grande attrice. E poi il liceo e le compagne di banco, il lungomare ‘puteolano’, i posti che forgiarono il cuore e l’animo della Loren, quando il successo non era affatto dietro l’angolo e il grande schermo pareva una chimera lontana. È una storia attuale e universale che ha molto da insegnare a tutti, una ispirazione per chiunque abbia un sogno da realizzare e punti semplicemente su volontà e sacrificio, senza mai fermarsi di fronte alle difficoltà. E una occasione per conoscere – attraverso la biografia di Sophia Loren – uno dei territori italiani più affascinanti, Pozzuoli e i Campi Flegrei, i luoghi del cuore che favorirono la crescita umana e professionale dell’attrice”. Proprio come Sophia Loren, è originaria di Pozzuoli Ludovica Nasti, promessa del cinema italiano, Lila della serie “L’amica geniale”, tratta dal romanzo cult di Elena Ferrante, che qui firma una prefazione che è quasi un augurio di passaggio di testimone tra la mitica Sophia e la piccola attrice, due “puteolane” destinate alla fama.“Aprire questo libro – scrive Ludovica Nasti nel libro - per me è stato come volare con la fantasia in un mondo così sconosciuto e lontano, che ho solo immaginato dai racconti della mia mamma o da qualche scena in tv di vecchi film in bianco e nero, ma più che altro è stato come assistere alla proiezione della pellicola sulla vita di Sofia Loren, prima che fosse messa al mondo e prima che diventasse Sophia. Ho appreso tante cose, ho immaginato tanti più avvenimenti della storia di Pozzuoli in questo racconto emozionato di Paolo Lubrano che in vari noiosi testi di scuola: la paura della guerra, la miseria, la forza per sopravvivere, la volontà e la dignità. Ho realizzato che il bullismo è sempre esistito e che dietro uno “stecchino” preso in giro dai compagni di scuola si può nascondere un talento, un fenomeno, una donna di cui parlerà tutto il mondo per bravura ed eleganza. Ho capito che bisogna credere nei propri sogni e lottare perché si realizzino, ma ci dev’essere anche qualcuno che creda in te per aiutarti a volare in alto”. “Sophia – annota nella sua prefazione il critico cinematografico Valerio Caprara - partorita dai vulcanici bollori delle più antiche mitografie campane, continua a costituire uno degli antidoti più potenti alle ricorrenti invadenze della retorica locale e ad accreditarsi come la nostra attrice più nota a livello internazionale pienamente in grado di sostenere, oltre alle richieste degli sceneggiatori e i registi, l’inalterabile carico mitico-simbolico costituito dalla sua presenza”. “Portandomi dentro questa magia” è arricchito dalle pillole di napoletanità dell’editore ed esperto di lingua napoletana Amedeo Colella che approfondisce il significato e i racconti che si celano dietro alcune frasi tipicamente napoletane, usate da Sophia Loren tra film e interviste.

 

 

CONSEGNATI I PREMI LIMINA 2020 PER I MIGLIORI LIBRI SUL CINEMA

Si è svolta, quest’anno online, la cerimonia di conferimento del XVIII Premio Limina per i migliori libri sul cinema, organizzato annualmente dalla CUC - Consulta Universitaria del Cinema, l’associazione italiana che raccoglie oltre 300 docenti e ricercatori universitari di cinema, fotografia, televisione e media audiovisivi. I premi sono stati consegnati da Giulia Carluccio, presidente della CUC e pro-rettrice dell’Università di Torino. Il premio per il miglior libro italiano di studi sul cinema è stato attribuito a Simona Busni (Università della Calabria), per il volume Michelangelo Antonioni. L’alienista scettico (edito da Fondazione Ente dello Spettacolo nel 2019) che attraverso un originale utilizzo della letteratura di riferimento e una riflessione articolata sui grandi temi che hanno fatto di Michelangelo Antonioni l’indiscusso osservatore della “malattia dei sentimenti”, dell’alienazione e dell’incomunicabilità – l’universo femminile, i paesaggi incantati, l’incontro casuale in cui irrompe il reale. Il premio per la migliore traduzione italiana di un importante contributo agli studi cinematografici è andato al volume dello studioso finlandese Jussi Parikka Archeologia dei media. Nuove prospettive per la storia e la teoria della comunicazione (pubblicato da Carocci). L’edizione è stata curata da Ruggero Eugeni (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Simone Venturini (Università di Udine) e tradotta da Enrico Campo e Simone Dotto. Il volume propone un’indagine sulle tecnologie che si apra a una prospettiva non lineare e transdisciplinare, che coniughi analisi storico-sociali, politiche, materiali ed estetiche. Il premio per il miglior libro internazionale di studi sul cinema, attribuito dall’editorial board della rivista scientifica Cinéma& Cie. International Film Studies Journal, è stato assegnato al volume di Thomas Elsaesser, European cinema and continental philosophy: Film as thought experiment (Bloomsbury, 2019). Elsaesser, studioso di livello internazionale scomparso prematuramente nel dicembre del 2019 durante un periodo di docenza in Cina, è stato uno degli studiosi europei più attivi e originali negli ultimi decenni, fondatore dei dipartimenti di film studies alla University of East Anglia e all’Università di Amstedram. Il premio è stato consegnato alla moglie Silvia Vega-Llona.

 

 

 

 

“AMORE, MORTE E ROCK 'N' ROLL” DI GUAITAMACCHI, PAGINA FACEBOOK DEDICATA

 

È disponibile in libreria e negli store digitali “Amore, morte e rock 'n' roll - Le ultime ore di 50 rockstar: retroscena e misteri” (Hoepli), il nuovo libro dello scrittore e giornalista musicale, Ezio Guaitamacchi, dedicato agli ultimi istanti di vita di diverse icone del rock. Arricchiscono il volume le prefazioni di Enrico Ruggeri e di Pamela Des Barres (una delle groupie più iconiche negli anni Sessanta e Settanta). È attiva su Facebook (visibile al seguente link: https://www.facebook.com/EzioGuaitamacchi1957) una pagina interamente dedicata al libro che regala, con post giornalieri, assaggi sull’opera, citazioni, contenuti speciali e approfondimenti.

Decano del giornalismo musicale, autore e conduttore radio/tv, scrittore, docente e performer, direttore di due riviste specializzate e di varie collane di libri, nonché autore di una ventina di titoli sulla storia del rock, amante del “dark side” del mondo della musica, Guaitamacchi ha voluto in questo nuovo libro spingersi oltre, raccontando come le ultime ore di vita di cinquanta rockstar siano spesso intrecciate con i loro grandi affetti e come la mancanza dei medesimi possa essere, a volte, un killer spietato. Per questo l’opera, Illustrata da Francesco Barcella, raggruppa per tipologia di “crimine” gli ultimi momenti di diverse leggende della musica, corredando ogni storia con immagini d’archivio, box di approfondimento, citazioni e canzoni che fanno da “colonne sonore” ai racconti. “Se la vita di una rockstar è fuori dall’ordinario, la sua fine così come i suoi grandi amori riportano questi personaggi “stellari” al rango di esseri umani – afferma Ezio Guaitamacchi – è stato bello raccontarne le ultime emozioni, le grandi gioie, i dolori più profondi così come i lati più bui e misteriosi senza mai dimenticare la loro formidabile arte, ancora oggi la miglior colonna sonora delle nostre esistenze”. Scritto in modo originale e appassionato, documentato con puntualità e rigore giornalistici, “Amore, morte e rock 'n' roll” presenta retroscena, curiosità e aneddoti come: il mistero dei tre testamenti di Aretha Franklin, l’ipotesi di uno scandalo di pedofilia dietro la morte di Chris Cornell, l’inquietante “faccia a faccia” tra James Taylor e l’assassino di John Lennon poche ore prima dell’agguato al Dakota Building, lo strano giro di medici e psichiatri che circondava Prince e molto altro. Insomma, le 360 pagine del libro (illustrate con immagini storiche e documentative) raccolgono storie incredibili in cui si mescolano mille emozioni, momenti di tensione e di commozione, tragedie enormi e amori infiniti. 

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)