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Paolo, l'ingegnere pugliese che accoglie i turisti a Strasburgo

Scoprire la città di Strasburgo con una guida diversa rispetto a quelle tradizionali attraverso gli occhi di un italiano che, in tempo di Covid, si è profondamente interrogato su cosa fosse centrale nella propria vita, su cosa tenesse vivo il suo entusiasmo di italiano all’estero. È da questa domanda che Paolo Lasalvia, ingegnere trentatreenne originario di Orto Nova in provincia di Foggia, ha posto le basi del suo progetto di guida turistica. Partendo dalla regione alsaziana, dove vive e lavora in campo scientifico, Paolo ha iniziato a esplorare una dimensione nuova di conoscenza della sua città d’adozione, attraverso lo studio attento di storia e tradizioni, ma anche di quelle curiosità che spesso esulano dal turismo di massa. Per Paolo, laureato in ingegneria gestionale e inserito professionalmente in Francia dalla fine del 2016, il lockdown della primavera 2020 ha coinciso con un momento di riflessione personale.

CONOSCERE I LUOGHI PER SENTIRSI MENO STRANIERI - «Durante il primo lockdown ho sentito l’esigenza di riscoprirmi, di mettere un punto momentaneo al lavoro con l’obiettivo di riqualificarmi e rivalutare cosa mi piacesse fare, cosa tenesse vivo quell’entusiasmo che da un po’ di anni sentivo di aver messo da parte. Da questa domanda poi, in maniera naturale, ho iniziato a elaborare quanto è accaduto alla riapertura». A maggio, quando il governo francese ha progressivamente riavviato le attività, Paolo ha messo alla prova la sua conoscenza del territorio. «La passione per le guide turistiche è nata andando in giro per la città con un amico francese e io, avendo sempre amato la storia, mi sono appassionato all’evoluzione della città di Strasburgo, ne ho cercato i dettagli, soprattutto quelli alternativi. Prima di iniziare ho seguito le Guides d'Alsace per vedere cosa facesse una guida tipo e ho constatato di conoscere la maggior parte delle cose raccontate. A quel punto mi son detto “Se in un’ora la guida ha fatto questo giro anche io potrei farlo ma alla mia maniera, mettendoci più dettagli storici”. Così ho pubblicato un post su alcune pagine social, invitando a contattarmi per delle guide turistiche a titolo gratuito, e ho scoperto molta curiosità verso questa regione». La sua guida ha, per ora, un particolare obiettivo: accogliere i nuovi arrivati in Francia. «Nel corso dell’estate ho organizzato delle guide alla scoperta di Strasburgo per i nuovi arrivati, soprattutto per quanti si sono allontanati dalle proprie città per giungere in un Paese nuovo senza nessun punto di contatto. Io provo ad accoglierli e a introdurli parlando della città, raccontando la storia di Strasburgo, perché quando arrivi in un posto nuovo è bello avere qualcuno che ti introduca in un contesto che non è il tuo per fartelo sentire meno straniero. Per ora questo progetto, nato per divertimento, è e sarà a titolo gratuito, ma mi sto organizzando per prendere l’abilitazione come Guide d’Alsace e trasformare questa passione in un secondo lavoro».

IL TOUR - Il giro turistico, in un’ora circa, procede attraverso luoghi suggestivi e meno noti della città. Una cosa interessante è la versione “targettizzata” del tour, come nel caso degli studenti Erasmus. «Introducendo il nuovo arrivato in città cerco sempre di orientare la guida al profilo della persona. Con gli studenti del progetto Erasmus, ad esempio, parlo loro della storia ma anche dei luoghi di ritrovo, della vita serale, dei punti di aggregazione». Tra i luoghi più significativi c’è indubbiamente la Cattedrale Notre Dame di Strasburgo. «La Cattedrale è il centro non solo per la sua posizione, per l’architettura, ma soprattutto per la sua storia. La costruzione è andata avanti nel corso di quattro secoli assieme alla crescita della città, ogni secolo ha avuto una modifica: penso che la Cattedrale sia simbolica dell’aspirazione dell’Alsazia e di Strasburgo di occupare un posto importante nel mondo. E poi è il luogo in cui è nata Strasburgo, lì c’era il primo campo romano: gli strasburghesi sono sempre stati molto affezionati alla loro Cattedrale, è come il Napoli per i napoletani, è un patrimonio per tutti». (Ede - 1 feb)

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