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direttore Paolo Pagliaro

Sistema fiscale
da rifondare 

Sistema fiscale <br> da rifondare 

di Paolo Pagliaro

(5 febbraio 2021) Sono 130 le pagine delle istruzioni per compilare correttamente la più semplice delle dichiarazioni annuali dei redditi, cioè il modello 730. E sono ben 602 le cosiddette spese fiscali, cioè esenzioni, esclusioni, riduzioni dell’imponibile e dell’imposta o regimi di favore che consentono di non pagare le tasse o di pagarne meno. 
Per chi pensa che il sistema fiscale dovrebbe essere semplice, equo ed efficiente, è una galleria degli orrori la relazione che questa mattina il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, ha letto a deputati e senatori delle Commissioni congiunte Finanze e tesoro chiamati ad esprimersi sulla riforma dell’Irpef. 
Il linguaggio giuridico e il carattere istituzionale della relazione non hanno impedito che essa aprisse squarci esilaranti su un sistema fiscale talmente complesso da risultare assurdo, oltre che ingiusto. E’ il caso del paragrafo dedicato alle borse studio, che per legge sono assimilate ai redditi da lavoro dipendente. Ma le eccezioni sono tali e tante – da Erasmus a Socrates, dai bonus cultura a quelli regionali, dagli incentivi per chi studia medicina a quelli per chi impara a suonare il flauto - che di ogni forma di equità si è persa traccia. 
Governi e parlamenti che nel tempo di sono occupati dell’Irpef hanno affidato a questa imposta le missioni più nobili: procurare gettito, essere progressiva e quindi redistributiva, non scoraggiare l’offerta di lavoro, tutelare la famiglia, incoraggiare lo sviluppo. Alcuni di questi obiettivi sono tra loro incompatibili, ha fatto notare il presidente della Corte dei Conti. Il quale in conclusione si è augurato che i riformatori attualmente all’opera si mostrino finalmente lungimiranti, e si accontentino di ridurre quella bulimia normativa che consente all’evasione fiscale di prosperare.

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