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direttore Paolo Pagliaro

Il grande affare
del Superbonus 

Il grande affare <br> del Superbonus 

di Paolo Pagliaro

C’è il debito cattivo che significa sprecare i soldi in imprese che non hanno futuro. C’è il debito buono che significa investire per creare sviluppo. Ma c’è anche il debito ottimo, che restituisce più ricchezza di quanta ne consuma. Da oggi sappiamo che questo è il caso del Superbonus 110%, l’incentivo statale alla ristrutturazione e all’efficientamento energetico degli edifici. La detrazione fiscale o lo sconto in fattura consentono di ammodernare la casa a costo zero. Si tratta del provvedimento forse più popolare e incisivo tra quelli varati dal governo Conte. 
Secondo uno studio di cui ha dato notizia il sito del dipartimento per la programmazione economica di Palazzo Chigi, il Superbonus porterebbe nel lungo periodo un effetto positivo di oltre 800 milioni sui conti pubblici. Merito del gettito aggiuntivo dell'Iva e dell'Ires ottenuto grazie agli investimenti indotti dall’incentivo, che sta rimettendo in moto l’industria edilizia e l’attività degli studi professionali. 
L’analisi, realizzata da Luiss Business School e Openeconomics, prevede che il Superbonus possa avere un impatto significativo anche sull’economia sommersa, facendo emergere molto del lavoro che abitualmente viene fatto in nero e che adesso invece deve essere dichiarato per poter essere rimborsato dallo Stato. 
Il padre del provvedimento è l’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Riccardo Fraccaro, dei 5 Stelle. Il Sole 24 ore oggi lo intervista e Fraccaro chiede che i termini per accedere all’incentivo, che scade nel 2022, siano prorogati. Come scrive in una lettera a Draghi il sindacato degli Architetti e degli Ingegneri, non si può pensare di riqualificare l’intero patrimonio immobiliare italiano in meno di due anni.

(© 9Colonne - citare la fonte)