Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

COVID, OK A VACCINI
SU LUOGHI LAVORO

“È una bella pagina l’accordo unanime che abbiamo siglato insieme al ministro Orlando e a tutti i sindacati e le imprese del nostro Paese. Il protocollo per le vaccinazioni e l’aggiornamento del protocollo per la sicurezza Covid-19 ci aiuteranno a tutelare la salute nei luoghi di lavoro. Questa battaglia si vince solo tutti assieme”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, alla firma dei documenti: “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” e “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”. In particolare, il protocollo per le vaccinazioni sui luoghi di lavoro stabilisce che “i datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 (Covid-19) nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta”. “Il datore di lavoro – si legge nel protocollo - specifica altresì il numero di vaccini richiesti per le lavoratrici e i lavoratori disponibili a ricevere la somministrazione, in modo da consentire all’Azienda sanitaria di riferimento la necessaria programmazione dell’attività di distribuzione”, mentre “i costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, ivi inclusi i costi per la somministrazione, sono interamente a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi sanitari regionali territorialmente competenti”. “Le procedure finalizzate alla raccolta delle adesioni dei lavoratori interessati alla somministrazione del vaccino dovranno essere realizzate e gestite nel pieno rispetto della scelta volontaria rimessa esclusivamente alla singola lavoratrice e al singolo lavoratore, delle disposizioni in materia di tutela della riservatezza, della sicurezza delle informazioni raccolte ed evitando, altresì, ogni forma di discriminazione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”, viene specificato nel testo, nel quale si sottolinea inoltre che in alternativa alla vaccinazione diretta i datori di lavoro possono ricorrere a una specifica convenzione con strutture in possesso dei requisiti per la vaccinazione, con oneri a proprio carico, ad esclusione della fornitura dei vaccini che viene assicurata dai Servizi sanitari regionali territorialmente competenti. (Roc – 7 apr)

 

 

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)
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