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direttore Paolo Pagliaro

La sfida delle Comunali
tra liturgie e novità

di Paolo Pagliaro

(28 maggio 2021) In una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre gli abitanti di 1300 Comuni dovranno eleggere sindaci e amministratori. Sarà una scadenza politica di rilievo, perché è il primo test elettorale dell’era Draghi e perché tra i comuni al voto ci saranno le quattro città più popolose del Paese: Roma, Milano, Napoli e Torino, più Bologna e altri 20 capoluoghi di Provincia. Sondaggi e pronostici sono prematuri e saranno comunque scarsamente attendibili finché non verranno decise le candidature. Il campo dei partenti fatica a prender forma perché i partiti sono deboli, in qualche caso liquefatti, e i vecchi meccanismi di selezione e cooptazione non funzionano più. Questo potrebbe favorire il rinnovamento. Nel centrodestra cresce la tentazione di candidature civiche, che in passato sono risultate spesso vincenti e che sono comunque un modo per stemperare i contrasti legati alla sfida Salvini-Meloni per la leadership. Nell’ambito del centrosinistra alla liturgia delle primarie – che servono a mobilitare più che a selezionare - si aggiungono iniziative come “Ti candido”, una piattaforma che sostiene, anche con la raccolta fondi, candidati locali riconoscibili per le loro battaglie di riformismo radicale, in particolare sui temi della giustizia sociale e dell’ambiente. “Ti candido” ha avuto un ruolo l’anno scorso nell’elezione del giovane sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, e della consigliera regionale veneta Elena Ostanel. Quest’anno ha stretto un patto con il Forum Disuguaglianze e Diversità, che parteciperà allo scouting e alla formazione dei futuri amministratori.

 

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