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direttore Paolo Pagliaro

“Il caos dentro”: Napoli omaggia Frida Kahlo

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

“Il caos dentro”: Napoli omaggia Frida Kahlo

Per celebrare i 67 anni dalla morte di Frida Kahlo, scomparsa il 13 luglio 1954, Napoli si prepara ad accogliere la mostra "Frida Kahlo, il Caos Dentro", dall'11 settembre al 9 gennaio 2022 a Palazzo Fondi, organizzata da Navigare Srl. L'esposizione è l'occasione per celebrare la donna e l'artista messicana, intramontabile icona mondiale di stile, forza interiore e ribellione, sfruttando l'accostamento tra avanzata tecnologia multimediale e testimonianze originali curato da Milagros Ancheita, Alejandra Matiz, Maria Rosso, Antonio Arévalo. Il percorso espositivo metterà a disposizione dei visitatori tantissime opere, installazioni, oggetti, documenti fotografici, autografi, abiti, accessori, pagine di diario, lettere e tributi provenienti da tutto il mondo, nonché riproduzioni in dimensioni reali degli ambienti quotidiani di Casa Azul dove Frida visse sino alla morte. Particolare importanza avrà la proiezione del film di animazione tridimensionale "Frida Kahlo – Il Viaggio", realizzato in esclusiva per la mostra e proiettato in una speciale sala cinema 10D, con effetti speciali multisensoriali. "Dobbiamo molto alla grande artista messicana. Il valore della sua arte è espressione della forza interiore della donna, che ha affrontato atroci dolori fisici causati dalla malattia e poi dal terribile incidente: veri attentati alla sua fiera indipendenza, che lei trasformò in arte e in passione per la vita - spiega Salvatore Lacagnina, produttore esecutivo della società Navigare - L'esempio di Frida Kahlo parla a tutti, in questo caotico momento storico, ma ancor più alle donne impegnate nella lotta quotidiana per la propria salute e sopravvivenza, per l'indipendenza, per la propria determinazione".

LE NOVITA' DEL PANORAMA ARTISTICO ALLA FONDAZIONE ARNALDO POMODORO

Dall'11 settembre al 17 dicembre la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano presenta il secondo appuntamento del ciclo espositivo 2021 delle Project Room, dal titolo "Project Room #14 – Rosa in mano", affidato quest'anno alla curatrice Eva Fabbris, che mette in mostra Nevine Mahmoud, Margherita Raso e Derek MF Di Fabio. Il progetto, dedicato ai più recenti sviluppi del panorama artistico internazionale, prevede l'apertura ufficiale per il 10 settembre. Nevine Mahmoud e Margherita Raso lavorano con materiali e tecniche: opere scolpite o soffiate (vetro) per l'una, lavori a telaio meccanico o manuale per l'altra. Il confronto tra le due artiste si espande grazie all'intervento di un terzo artista: Derek MF Di Fabio. Le opere delle due artiste, infatti, sono al centro di un laboratorio condotto da Di Fabio presso il carcere di Vigevano a partire da febbraio 2020. Confermando la potenza fisica emanata da queste sculture, Di Fabio le porta metaforicamente in carcere attraverso immagini e racconti, offrendole a un gruppo di detenuti come spunti per un laboratorio di scrittura che passa anche per il confronto con autori letterari e teorici (James Ballard, Dino Buzzati, William Gibson, Alexis Pauline Gumbs). Il risultato del laboratorio è una traccia audio scaricabile gratuitamente dal sito della Fondazione e il cui ascolto può fungere da audioguida della mostra. Dal momento che il workshop è ancora in corso, all'inaugurazione verrà presentata una prima parte dei materiali, mentre il lavoro completo sarà presentato in autunno. Nelle parole di Di Fabio: "Il workshop propone la scultura ai partecipanti come somma di gesti e decisioni da indagare attraverso narrazioni e l'invocazione di ciò che è altro. Il tema è il rapporto materiale e sensibile con qualcosa che non è presente, la relazione fisica con la memoria".
(gci)

A MILANO “SALMAN ALIGHIERO BOETTI”

Dal 14 settembre al 14 ottobre si svolgerà la mostra "Salman Alighiero Boetti", ospitata da Tornabuoni Arte a Milano. L'uscita dell'autobiografia di Salman Ali edita da Forma diventa l'occasione per una mostra evento: Tornabuoni Arte presenta, infatti, la collezione privata di Salman Ali, frutto di regali da parte dell'amico fraterno Boetti, lavori di altissima qualità che testimoniano l'affetto dell'artista per il suo collaboratore ed amico più stretto. Salman Ali nell'autobiografia ricorda la sua vita, aneddoti e curiosità dei 23 anni passati accanto ad Alighiero Boetti. Tornabuoni Arte presenta la collezione di queste opere insieme ad una straordinaria selezione di fotografie dei momenti di vita privata e dei viaggi dei due. Si tratta di fotografie, alcune molto note e altre inedite, scattate tra gli altri da Giorgio Colombo, che permettono di raccontare questa straordinaria amicizia. Salman Ali conobbe Boetti nel 1971 a Kabul, dove l'artista aveva aperto il famoso One hotel, albergo nel quale Salman trovò velocemente un impiego. Nel 1973 Boetti propose a Salman Ali di seguirlo a Roma. Da quel momento Salman Ali ha vissuto costantemente accanto a Alighiero Boetti e la sua famiglia, diventando molto più di un semplice assistente. Si occupava della famiglia, dei bambini, della casa, seguiva Boetti nei suoi viaggi e nel suo studio e fu testimone dell'intera vicenda umana e professionale dell'artista torinese.
(gci)

“MUSE”: GUIDO HARARI CELEBRA LE ICONE DELLA MUSICA
Guido Harari, tra i più celebri fotografi italiani di musica, torna al Locus festival 2021, dopo lo straordinario successo della mostra "Sonica" nel 2020, con la mostra "Muse", una galleria a cielo aperto per le strade del centro storico di Locorotondo dal 31 luglio al 31 agosto, organizzata da Bass Culture srl e dall'Associazione Il Tre Ruote Ebbro in collaborazione con il comune di Locorotondo. La mostra, dedicata alle grandi icone femminili della musica attraverso una selezione di 40 celebri ritratti femminili provenienti dall'archivio di Harari, sarà inaugurata alla presenza dell'autore in un incontro pubblico il 31 luglio alle 18.00 in piazza Aldo Moro a Locorotondo. Molte opere saranno accostate ad un QR code, che attraverso i dispositivi digitali degli utenti permetterà l'ascolto di storie e musica legate all'artista ritratta, un podcast prodotto per la mostra da Guido Harari con la voce narrante dell'attrice Licia Lanera. Lo stesso Guido Harari condurrà un workshop di fotografia dal titolo "Vedere la musica, ascoltare le immagini - Cosa e come comunicare attraverso il ritratto di musica". Tra le icone ritratte spiccano Patti Smith, Nina Simone, Tina Turner, Skin, Sade, Whitney Houston, Patty Pravo, Gianna Nannini, Tracy Chapman, Mia Martini, Carmen Consoli e Loredana Berté.
(gci)

“HYPERVENEZIA" DI MARIO PELITI A PALAZZO GRASSI DI VENEZIA

Palazzo Grassi a Venezia riapre al pubblico, dopo sei mesi di manutenzione, con la mostra "Hypervenezia" di Mario Peliti, a cura del conservatore della Collection Pinault Matthieu Humery, che verrà ospitata dal 5 settembre al 9 gennaio 2022. La mostra, dedicata alla città di Venezia in occasione dei 1600 anni dalla sua fondazione, propone tre installazioni: un percorso lineare di circa 400 fotografie che ripercorrono un ideale itinerario per i sestieri di Venezia; una mappa site-specific della città composta da un mosaico di circa 900 immagini geolocalizzate che offrono una panoramica di Venezia; un video di oltre 3.000 fotografie che scorrono accompagnate da una composizione musicale inedita realizzata per la mostra dal noto musicista e compositore Nicolas Godin, membro del duo di musica elettronica Air. L'esposizione, inoltre, presenta per la prima volta al pubblico l'ambizioso Venice Urban Photo Project, ideato e realizzato da Mario Peliti. Avviato nel 2006 dapprima in pellicola e dal 2013 in formato digitale, il Venice Urban Photo Project recupera il rigore metodologico e formale delle grandi campagne dei maestri dell'Ottocento e del Novecento, da Charles Marville a Eugène Atget, da Gabriele Basilico a John Davies, al fine di restituire una percezione, la più esaustiva possibile, della città come appare all'inizio del nuovo millennio. La conclusione del progetto è prevista per il 2030 e finora l'archivio fotografico ha raggiunto la cifra notevole di 12mila scatti, tutti in bianco e nero, realizzati a parità di condizioni di luce e in assenza di persone.
(gci)

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