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SILERI: NUOVE MISURE
PRESTO AI CONFINI UE

“È presto per essere preoccupati. Potrebbe essere una variante che contagia di più, ma che non elude i vaccini. In questo caso, porterebbe solo la necessità di avere più vaccinati. Se invece li elude, sarà un problema serio. Dovremo rivedere anche le terapie con gli anticorpi monoclonali”. E intanto “senza terza dose, in piena quarta ondata, rischieremmo di essere travolti dalla Delta, ancora prima che dall'Omicron”. Così, in una intervista a La Stampa, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, di fronte al primo caso di variante Omicron in Italia, a Napoli, su un uomo di rientro dall'Africa. “Se tra i suoi contatti non ci fossero contagiati, non avremmo ripercussioni e non cambierà molto. Al contrario, in caso di altri contagiati sull'aereo e tra i 5 familiari con cui è tomato, sarebbe tutta un'altra questione”. “La chiave sarà capire quanto proteggono i vaccini, ma era ingenuo pensare che questa variante non potesse arrivare in Italia. Era solo questione di tempo” aggiunge. E precisa che sapremo se la variante è pericolosa “nel giro di una settimana. Ora sappiamo solo che in Sudafrica c'è stato un aumento del 356% dei casi in una settimana. Se tra i loro ricoverati ci saranno anche dei vaccinati, avremo un indizio indiretto della minore o nulla efficacia di questi vaccini. Nel caso, dovremo aspettare 3 mesi per riprogrammare i vaccini, ma è verosimile che un certo grado di protezione ci sia”. E sulla possibilità di nuove contromisure ai confini dopo il blocco dei voli da 7 Paesi africani precisa: “Valuteremo nelle prossime 24-48 ore una strategia di contenimento a livello europeo”. (28 nov – red)

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