Si chiama Parking Lot il primo film italiano interamente girato in 3D che uscirà nelle sale cinematografiche a ottobre. Proiettata in anteprima mondiale al Gran Teatro Antico di Taormina di fronte ad un pubblico di 2000 persone, la pellicola di Francesco Gasperoni - classe 1968, già autore di Smile, classico horror di genere - sfida la maestosità del cinema americano e delle sue megaproduzioni milionarie con una trovata tutta italiana: il 3D low cost. Per girare il film Parking Lot, Gasperoni ha costruito e brevettato un inedito dispositivo di supporto per le riprese stereoscopiche chiamato 3Demon. "Il prototipo l'ho assemblato con le costruzioni di Lego Technic", spiega il regista-produttore "poi in un negozio di elettrodomestici ho preso due webcam, e con l'aiuto di Pietro Danieli, un amico tecnico manutentore di un albergo, l'ho realizzato concretamente". Il 3Demon oltre ad essere facilmente maneggevole garantisce praticamente gli stessi risultati di impianti 3D molto più costosi e sofisticati, parola di Francesco Gasperoni. Parking Lot, infatti, è costato meno di mezzo milione di euro, cifra irrisoria se si pensa a quelle da capogiro richieste per l'affitto delle macchine da ripresa. Si tratta di un thriller psicologico ambientato in un parcheggio sotterraneo di un grande centro commerciale. Narra la storia di Lorna, interpretata dall'attrice protagonista e sceneggiatrice Harriet MacMasters-Green, che, dopo una giornata di shopping con un'amica, non trova più la sua auto e si perde nel parcheggio finché non sviene. Quando si risveglia si accorge di essere rimasta chiusa dentro, vittima di una caccia all'uomo. Come se non bastasse la donna è diabetica e ha bisogno dell'insulina. Ma, nella situazione in cui si trova, la sua debolezza sarà la sua forza. "Nel cinema in 3D - precisa Harriet MacMasters Green - la tecnologia viene utilizzata solo per fini spettacolari e per esaltare gli effetti speciali a discapito della trama. Viceversa nel nostro film la storia non è al servizio del 3D ma esattamente il contrario. L'idea del film è autobiografica: io e Francesco ci siamo davvero persi la macchina di notte in un parcheggio". Parking Lot è stato girato in quattro settimane nell'estate del 2010, di notte nel centro commerciale "La Romanina" a Roma. Tutte le spese sono state finanziate dalla società MovieMaker fondata da Francesco Gasperoni, Harriet MacMasters-Green, Enrico Di Mambro e Giuseppe Proietti. "A dispetto dei costi e dell'opinione di tutti, e nonostante in Italia manchino sia la tecnologia sia il know how necessari - spiega il regista-produttore -, siamo riusciti a girare in 3D grazie alla passione, all'ingegno e a una enorme dose di incoscienza. Tutto ciò mi fa venire in mente una frase di Igor Sikorsky (celebre ingegnere russo), quando disse che secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare".
(Lum/Cle - 6 set)