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direttore Paolo Pagliaro

NUOVA ZELANDA: NO VAX
SCATENATI E VIRUS SALE

NUOVA ZELANDA: NO VAX <BR> SCATENATI E VIRUS SALE

A lungo considerata “l’isola felice” capace di mantenersi estranea dalla pandemia da Covid-19, adesso, soprattutto a causa della facilità con la quale Omicron riesce a superare ogni barriera, la Nuova Zelanda sta registrando una serie di record di contagi giornalieri. Da parte sua, il primo ministro, Jacinda Ardern (nella foto), ha affermato di aspettarsi che le infezioni da Omicron raggiungano il picco a fine marzo. Il paese ha segnalato 202 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, dopo diversi giorni in cui si stava mantenendo sulla stessa quota, incluso un record di 243 casi sabato. Gli ultimi sette giorni hanno rappresentato una delle settimane più alte per numero di casi dall'inizio della pandemia. Secondo la Ardern, l’attuale numero di contaminazioni potrebbe portare il paese a registrare a marzo tra un minimo di 10mila a un massimo di 30mila casi al giorno.

LA PROTESTA. Eppure, nonostante una simile contingenza, è approdata proprio in Nuova Zelanda una dura protesta, sul modello di quella che sta andando in scena a Ottawa, in Canada, di quanti manifestano contro le restrizioni sanitarie anti-Covid. Nella serata (italiana) di ieri, un convoglio di camion e camper ha bloccato le strade intorno al parlamento a Wellington per protestare contro le misure sanitarie e la vaccinazione. Centinaia di veicoli, rivestiti con messaggi come “ridateci la nostra libertà” e “la coercizione non è consenso”, sono stati parcheggiati nelle strade vicino al Parlamento. Altre centinaia hanno attraversato il centro della città suonando il clacson mentre più di mille persone si sono fermate per dar luogo a comizi improvvisati. La protesta è comunque rimasta pacifica e la polizia non ha segnalato arresti o incidenti gravi. (8 FEB - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)