Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Fine vita, Binetti: daremo battaglia in Senato

Roma, 16 mar - "Quando una persona soffre è proprio il medico che deve farsi forte della sofferenza del paziente per cercare di andargli incontro e trovare i rimedi più efficaci per rimuovere questa sofferenza. Se, invece, si trasforma questo dolore in una diagnosi di ineluttabilità, lo assumo, nel desiderio che può avere il paziente di porre fine alla sua vita come un suo diritto, si capovolge completamente il paradigma del Sistema Sanitario Nazionale. Il SSN nasce proprio per tutelare la salute e la vita dei pazienti, che è il prerequisito della salute". Così la senatrice Udc Paola Binetti, che intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della 'Pubblica Agenda Sussidiaria e Condivisa' elaborata da oltre 70 associazioni, ha ribadito la sua contrarietà al ddl Fine vita, per la "sua intrinseca disumanità' ribadendo che combatterà duramente in Senato il provvedimento. "Chi si iscrive a medicina lo fa perché vuole curare il dolore di una persona, questa legge al contrario ti dice che quando una persona non vuole più vivere, invece di fartene carico, ti dice 'vuoi morire? non ti preoccupare, ti aiuto a morire. Anzi addirittura il suo desiderio diventa un diritto, perché sancito dalla legge pure un dovere per il medico", conclude Binetti. "Addirittura nella legge si prevede che ci siano dei posti letto destinati per morire, mentre con il Covid abbiamo visto che facciamo la lotta per avere posti per curare".

(© 9Colonne - citare la fonte)