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TURISMO DELLE RADICI

Scalea, una Calabria indimenticabile

Scalea, una Calabria indimenticabile

Come dimostrano i rinvenimenti di Torre Nave di Tortora, Torre Talao di Scalea e dello scoglio di S. Giovanni di Cirella, già nel corso del Paleolitico Medio (35mila anni fa), si assiste ad un aumento di abitanti nelle numerose cavità naturali affacciate sul mare nei dintorni di Scalea, in provincia di Cosenza. Inoltre, corredi tombali più recenti mostrano che questa zona costiera, precedentemente quasi disabitata fino al IV sec. a.C., è stata occupata da una popolazione indigena di cultura Enotria proveniente dalla Lucania. Segue l'influenza greca e romana. Ai longobardi (VI secolo) si deve la costruzione della rocca, intorno alla quale cominciarono ad essere costruite le case, protette da alte mura. Con la venuta dei normanni (XI secolo) il borgo e le sue mura si distesero verso il mare. Del castello normanno, tuttavia, non restano che ruderi. Nel 1062 Scalea ospitò i condottieri normanni Roberto e Ruggero d’Altavilla, che firmarono il Patto di Scalea, un accordo attraverso il quale si divisero la Calabria. Delle invasioni saracene, invece, restano leggende ancora raccontate dagli abitanti. Si dice che durante un’incursione i turchi di Dragut riuscirono a penetrare nel paese e diedero fuoco alle abitazioni, saccheggiarono la Chiesa di San Nicola ed aprirono il Sarcofago di Ademaro Romano, rubando la spada del defunto ed una campana d’argento. La leggenda racconta che la nave sulla quale venne caricata la campana affondò. Da allora la campana d’argento ogni 6 dicembre, giorno di San Nicola, fa i suoi rintocchi dal fondo del mare, ma solo gli innamorati e i puri di cuore riescono a sentirli. Altre leggende riguardano Torre Talao, che si dice vide il passaggio di Enea e di Ulisse. Del suo passato storico, invece, rimangono numerosi luoghi di interesse turistico oltre a Torre Talao: la Torre Cimalonga (XV secolo), la Torre della Scalicella o “di Giuda” (così chiamata perché, secondo la leggenda, il guardiano di turno tradì la fiducia concessagli e favorì l’invasione saracena), la Chiesa di Santa Maria d’Episcopio in stile normanno, la Chiesa di San Nicola in Plateis realizzata sui resti dell’antica cappella bizantina tra l’VIII e il IX secolo, i ruderi del Convento Francescano e quelli della chiesa bizantina di San Cataldo. Tra le architetture civili, vale la pena ammirare Palazzo dei Principi Spinelli (secolo XIII), Palazzetto Normanno detto Episcopio (XII secolo), Palazzo Palamolla e Palazzo dei Principi (XIII secolo). Nella meravigliosa cornice del borgo, tra Villa Comunale e Piazza Caloprese, si è tenuto lo scorso 20 marzo il Trofeo del Centenario del Giro d'Italia, consegnato dall'amministrazione comunale di Palmi a quella di Scalea. Dopo aver illuminato di rosa Torre Talao, simbolo della cittadina rivierasca, si sono svolte numerose iniziative legate all'arrivo della sesta tappa della 105esima edizione della Corsa Rosa: la Palmi - Scalea Riviera dei Cedri, in programma il 12 maggio. Vale la pena parteciparvi, insieme al Carnevale, che vede sopravvivere una danza carnevalesca dei marinai del luogo: il "Pizzica’ndo". Due occasioni perfette per assaggiare i piatti di pesce della Calabria, tra linguine al baccalà, spaghetti al ragù di tonno e molti altri. Da assaggiare i fusilli con la carne di capra e “i capucelle”, testine di agnello o capretto cucinate con la mollica di pane. Il tutto bevendo un calice di vino Verbicaro al tramonto e concludendo la giornata assaggiando il liquore o la crema di cedro.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è il “Santa Eufemia” di Lamezia terme (120 km). In treno, c'è un collegamento diretto con la stazione Scalea - Santa Domenica Talao. In automobile da nord: prendere l’autostrada A3 (Salerno - Reggio Calabria), imboccare l’uscita Lagonegro Nord e percorrerla per 45 km (SS Fondo valle del Noce e SS 18); in automobile da sud: prendere l’autostrada A3 (Salerno - Reggio Calabria), uscire a Falerna e proseguire sulla SS 18 per 100 km.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da esplorare la Riserva Statale Valle del Fiume Argentino. Da non perdere un'escursione verso la Grotta Azzurra e la Grotta del Leone sull'Isola Dino.
http://www.comune.scalea.cs.it/

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