Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

SERGIO ROMANO: PUTIN
OSTACOLO ALLA PACE

SERGIO ROMANO: PUTIN <BR> OSTACOLO ALLA PACE

“Sono personalmente convinto che Putin sia diventato il grande ostacolo alla soluzione del problema”, “perché ne va di mezzo la sua personalità e l'immagine che lascerà di sé nella Storia. Quando ha dichiarato guerra all'Ucraina, Putin ha fatto una scommessa molto importante. Forse non poteva immaginare che gli ucraini sarebbero stati così eroicamente resistenti, ma comunque sapeva perfettamente che l'operazione non sarebbe stata priva di difficoltà. Eppure ha fatto quella scommessa. È un personaggio che non solo ha da molto tempo identificato se stesso con il ritorno della Russia al prestigio e all'autorità di un tempo. Non solo si è identificato con la crociata del ritorno della Russia ai suoi poteri, ma in qualche modo ha fatto una sorta di all-in sull'Ucraina. Stiamo facendo una guerra perché la persona che l'ha dichiarata non può perderla”. Lo afferma l’ex ambasciatore nell'Unione Sovietica della fine degli anni Ottanta, Sergio Romano, in una intervista al Riformista. Inoltre sottolinea che “la Nato è la ‘casa’ degli Stati Uniti. I Paesi che stanno bussando alla porta della Nato lo fanno per ragioni comprensibili, certamente, ma anche per ragioni che comprensibili lo sono meno. Perché questi Paesi davvero non si stanno rendendo conto dell'importanza e delle ricadute che potrebbe avere per loro lo scommettere più sulla Nato americana piuttosto che sull'Unione Europea”, “i Paesi che hanno sofferto nella loro storia un rapporto servile con l'Unione Sovietica, danno l'impressione di non poter essere protetti se non da un'altra grande potenza, per l'appunto gli Stati Uniti” ma “ricordo che quando Macron divenne presidente della Francia la prima volta, uno del suoi primi interventi fu diretto proprio alla creazione di quello che lui chiamava la ‘Legione militare’ europea”. (21 mag – red)

 

(© 9Colonne - citare la fonte)