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Turismo Radici, "Felicita Back Home" per rigenerare borgo Settefrati (Fr)

Roma, 23 mag - Settefrati, piccolo borgo della Valle di Comino in provincia di Frosinone, è il sesto comune nel Lazio per popolazione emigrata. "Nella valle ci sono circa 18 mila residenti e 200 mila emigrati all'estero, il mese di agosto da quelle parti si parla inglese" racconta Claudia Bettiol, responsabile di "Felicita Back Home", un progetto di turismo delle radici per la rigenerazione del Borgo di Settefrati, nel versante laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. "Un progetto – spiega la promotrice, a margine di una conferenza stampa alla Camera, alla presenza del sindaco Riccardo Frattaroli - nato grazie a una cooperazione internazionale tra Stati Uniti, Canada e residenti in Italia, dove la mia generazione fa da tutor e da mentore, in una iniziativa che vede coinvolti italo-discendenti di Toronto e di Stanford negli Usa, che collaboreranno con i residenti della Valle di Comino". "Si tratta di un grande progetto – aggiunge - non solo di ripopolamento del borgo di Settefrati, ma che ha lo scopo di attrarre nuovi investimenti e di comunicare all'estero, a un target di giovani digitali e che saranno cittadini temporanei di Settefrati, il valore dei loro borghi di origine e il significato delle radici italiane". Nel target rientrano giovani di 25-30 anni, perché l'idea è quella di integrarli nella vita socio-economica del paese e non quella di una vacanza studio. "Felicita back home" è "un progetto che nasce da Toronto. C'è proprio questa volontà di unire, di creare un ponte tra le due Italie, tra quella che c'è all'estero e quella che c'è nel nostro Paese, attraverso i nostri giovani". Così a 9colonne Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta in Centro e Nord America, a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto. Un progetto che riguarda un territorio fortemente interessato dall'emigrazione: "Il progetto nasce proprio in Canada da un gruppo di 56 giovani italiani, mentre a Settefrati ce ne sono di meno" spiega Nissoli, che aggiunge: "Tra i nostri giovani all'estero c'è tantissima voglia d'Italia, ne sono testimone diretta perché ho tre figli che mi dicono di aver sempre il nostro Paese nel cuore. Lo sto scoprendo adesso ancora di più, dopo la pandemia: c'è proprio voglia di essere italiani". "Siamo molto contenti di vedere che l'iniziativa sul turismo delle radici, che avevamo promosso a partire dal 2018, entri nel suo vivo: la creazione di un comitato tecnico di comuni della Valle di Comino, di cui fa parte Settefrati, è un'importante occasione per favorire uno scambio di informazioni tra i comuni del territorio e soprattutto per costituire un interlocutore del ministero per realizzare tutte le iniziative previste nel progetto del turismo delle radici, che fa parte del Pnrr". Così Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto "Turismo delle radici" del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. "Vogliamo che il turismo delle radici, in cui la Farnesina è coinvolta per via dei suoi rapporti con le comunità all'estero, diventi un asset del Sistema Italia – sottolinea De Vita - Noi siamo convinti che questo è un piccolo progetto, ma importante perché ha tutti i paradigmi dell'investimento: è forte nella formazione, è forte nel coinvolgimento degli enti locali, è forte nel recupero della memoria dell'emigrazione attraverso la partecipazione di tutti i musei e tutte le biblioteche che conservano patrimoni legati all'emigrazione italiana". De Vita ricorda inoltre "il grande evento, che pensiamo di lanciare nel 2024, l'Anno delle radici e l'anno dei bentornati a casa in cui ci aspettiamo di ricevere moltissimi degli oriundi italiani e degli italiani di nuova generazione che sognano di compiere il viaggio delle radici". Secondo il consigliere d'ambasciata, infine, il turismo delle radici può rinsaldare il legame tra le nuove e le vecchie generazioni degli italiani nel mondo, perché "le componenti dell'emigrazione italiana devono parlare all'estero, e noi speriamo che questo possa essere uno strumento per facilitare il dialogo e coinvolgere tutti coloro che sono legati alla memoria, al ricordo e alle origini nel nostro Paese". (Roc) ////

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