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TURISMO DELLE RADICI

Procida: il carcere
diventa museo

Procida: il carcere <br> diventa museo

Da carcere a museo d’arte contemporanea. È questa la favolosa metamorfosi che ha visto Palazzo d’Avalos, l’ex carcere dell’isola di Procida, in provincia di Napoli. In questo comprensorio è stata infatti inaugurata la mostra dal titolo “Sprigionarti”, che sarà visitabile fino a dicembre e che impreziosisce il programma culturale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 alimentando la rigenerazione di uno dei luoghi simbolo dell’isola, già edificio signorile, poi Palazzo Reale borbonico e a lungo bagno penale, prima della chiusura definitiva, nel 1988. Nel percorso di visita il primo spazio ospiterà un’opera dell’artista brasiliana Maria Thereza Alves, da sempre impegnata sui temi dell’arte, dell’ecologia, della storia locale ed ambientale. Nel secondo spazio, l’ex cappella della struttura carceraria, prende forma l’opera di Jan Fabre, “The Catacombs of the Dead Street Dogs” (2009-2017), già esposta a Venezia e San Pietroburgo e stavolta in dialogo straordinario, e del tutto inedito, con la storia secolare di un palazzo che ha custodito mille vite. Il terzo spazio ospiterà una videoinstallazione di William Kentridge, artista di origini sudafricane acclamato a livello internazionale per i suoi disegni, i suoi film, le sue produzioni teatrali e liriche. L’opera è un estratto audiovisivo di “Zeno Writing” (2002), ispirata al famoso personaggio di Italo Svevo. Nell’ultimo spazio, in fondo al corridoio, all’installazione di Alfredo Pirri (“7.0”, installata nel 2017) si aggiungono l’opera di Andrea Anastasio e quella site specific di Francesco Arena. Con il suo “Letto per i giorni e per le notti”, Arena interpreta la condizione di prigionia di chi è stato rinchiuso in questi spazi, utilizzando la struttura di uno dei vecchi letti del carcere di Procida per poggiarvi una lastra di rame lucidato a specchio larga e lunga quanto un materasso. Con “Nine to Five” Andrea Anastasio si riferisce alle 8 ore lavorative che, generalmente, scandiscono la quotidianità delle persone, qui interpretate attraverso una replica fedele di un lampadario seicentesco veneziano chiamato Ca' Rezzonico, associato a otto lunghe plafoniere a LED.
COME ARRIVARE: Da Napoli, è necessario imbarcarsi in uno dei due porti che garantiscono traghetti per l’isola: Molo Beverello e Calata di Massa. Si trovano entrambi nelle vicinanze di piazza Municipio.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: La città di Procida, con i suoi colori pastello, le sue particolari architetture ed i numerosi eventi legati al suo essere la capitale della Cultura del 2022.
https://www.procida2022.com/

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