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direttore Paolo Pagliaro

LA STRUTTURE PORTUALI
NEL MIRINO DI MOSCA

La guerra in Ucraina continua a impattare pesantemente sull’agricoltura. Ieri due importanti siti per lo stoccaggio alimentare sono stati colpiti dai bombardamenti russi nella città portuale di Mykolaiv, come hanno reso noto i dipendenti delle società commerciali Bunge e Viterra. Gli attacchi missilistici hanno danneggiato il terminal portuale di Evri, di proprietà di Viterra e attrezzato per lo stoccaggio e il carico degli agli oli vegetali. Nell’attacco un dipendente è rimasto ferito mentre due silos sono stati distrutti dalle fiamme e un terzo è stato danneggiato in parte. Questo sito, acquistato nel 2020 da Glencore, società madre di Viterra, ha una capacità di stoccaggio di 160.000 tonnellate.

Per quanto riguarda Bunge, le sue strutture sono state “colpite durante gli ultimi attacchi russi nella regione”, ha detto una portavoce, aggiungendo che i bombardamenti non hanno causato feriti e che l'esatta entità dei danni non è ancora nota.

Il terminal, che era stato chiuso dal primo giorno dell'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio, comprende un sito di stoccaggio, le attrezzature per il carico delle navi e un'unità di produzione di olio vegetale.

I porti di Mykolaiv e Odessa sono bloccati dall'inizio del conflitto: uno stop che di fatto ha paralizzato il trasporto marittimo di materie prime agricole, fino ad allora la principale via di esportazione per l'Ucraina. Secondo le Nazioni Unite, una prosecuzione del blocco forzato alle esportazioni di grano ucraino potrebbe provocare una carestia su scala globale, che colpirebbe pesantemente soprattutto i paesi poveri. (23 GIU - deg)

 

 

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