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direttore Paolo Pagliaro

BERLUSCONI: NESSUNA
SPALLATA A DRAGHI

“Sono stato io, in una situazione di emergenza, a suggerire un governo di unità nazionale con Draghi presidente, governo al quale abbiamo votato la fiducia per ben 55 volte. Non ho dato nessuna spallata al presidente Draghi e questo lo sa bene lui e lo sa anche il capo dello Stato”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a La Verità. Berlusconi si dice favorevole a un possibile incarico allo stesso Draghi in sede europea (presidenza del Consiglio, della Commissione Ue) o nella Nato. Per il leader azzurro, Draghi “ne ha tutti i titoli, e l'esperienza necessaria. Del resto sono stato io ad imporlo alla guida della Bce, a costo di un duro contrasto con Angela Merkel”. Il ritorno del Patto di Stabilità e i nuovi vincoli della Bce sembrano poter condizionare qualsiasi politica economica. Cosa si pub fare per muoversi entro questi vincoli o per modificarli? Su che alleanze può contare l'Italia? “Non si tratta di dividere l'Europa ma di lavorare seriamente con il nostro Partito popolare, per convincere i nostri partner europei a trovare soluzioni ragionevoli. L'esigenza di rigore nei conti noi la condividiamo, e naturalmente in Europa vogliamo rispettare le regole. Questo non significa che non si possa concordare con i partner una politica espansiva di cui non è soltanto l'Italia ad avere bisogno”. Le partite Iva sembrano le grandi assenti dagli aiuti degli ultimi decreti legge: cosa ha in mente per loro Forza Italia? “Con la nostra flat tax al 23% per tutti, famiglie, professionisti, imprese e con l'esenzione dei primi 13.000 euro di reddito, anche le partite Iva godranno di un risparmio fiscale rilevante”. Il tavolo programmatico del Centro-destra è aperto: che proposte si sente di anticipare sul tema casa, catasto, delega fiscale? “Non sarebbe corretto anticipare proposte della coalizione delle quali stiamo ancora ragionando con i nostri alleati. Posso parlare delle proposte di Forza Italia. Per noi la prima casa è sacra e non dovrà mai essere tassata. La riforma del catasto va bene solo se è funzionale a far emergere l'abusivismo, senza alcun aumento della tassazione. Sul fisco, come è noto la nostra proposta è la flat tax al 23% per tutti, che non rende più convenienti l'evasione e l'elusione, e che farà ripartire l'economia e l'occupazione. Non solo: in tutti i 57 Paesi che l'hanno adottata, la flat tax ha generato un aumento del 30% delle entrate perché genera sviluppo e fa emergere il Pil sommerso”. (5 AGO - red)

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