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direttore Paolo Pagliaro

Alla scoperta di Canova, oltre l’artista

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Alla scoperta di Canova, oltre l’artista

Antonio Canova / Maddalena giacente, 1819-1822 / Marmo / Londra, Collezione privata

Canova oltre l’artista; oltre il geniale scultore acclamato dai contemporanei come il nuovo Fidia; oltre il Maestro che, senza rinunciare ad essere moderno, fece risorgere l’antico in scultura e, oggi come ieri, incanta con la bellezza eterna e senza tempo delle sue opere, magicamente percorse da un palpito di vita. Bassano del Grappa, tra i luoghi più significativi per la conoscenza del grande artista e da sempre motore nello studio e nella valorizzazione della sua opera, segna un momento fondamentale nelle celebrazioni ufficiali per i 200 anni dalla sua morte, con un’ampia e originale mostra che, dal 15 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023 presso il Museo Civico della città, andrà “oltre” l’universo estetico canoviano. Una rassegna che restituirà un’immagine inedita del grande scultore, affascinante e attualissima, svelando l’uomo, il collezionista, il diplomatico, il protettore delle arti: una tra le personalità più significative del mondo culturale e politico a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Protagonista di un periodo di grandi stravolgimenti storici e politici, tra guerre e rivoluzioni che cambiarono il volto dell’Europa, Antonio Canova (1757 – 1822) regalò al mondo la speranza nel futuro attraverso la creazione di un’arte in perfetto equilibrio tra reale e ideale, avvicinando l’uomo al mito e ispirando azioni e sentimenti di armonia e di pace. Curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo con la direzione scientifica di Barbara Guidi, organizzata dai Musei Civici di Bassano del Grappa in collaborazione con Villaggio Globale International, realizzata con il sostegno della Regione del Veneto, con il patrocinio e il contributo del “Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova” e con l’evento di apertura posto sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo, “IO, CANOVA. Genio europeo” intende indagare alcuni aspetti mai affrontati prima in una mostra, tra cui la formazione, le passioni di collezionista, la partecipazione alla storia europea di questo straordinario artista che fu capace di orientare il gusto di un’intera epoca. (red)

"MODULARE LO SCARTO": ENRICA BORGHI A RAVENNA
Fino al 17 dicembre, la Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna ospiterà la mostra personale dell’artista Enrica Borghi dal titolo "Modulare lo scarto", a cura di Pasquale Fameli, realizzata nell'ambito di Ravenna Mosaico - VII Biennale di Mosaico Contemporaneo con il patrocinio del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna e in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Ravenna. La mostra intende evidenziare il dialogo che Enrica Borghi intrattiene da anni con la tecnica del mosaico, aggiornata tanto nei materiali quanto nei significati, attraverso una ricerca artistica che si caratterizza per il riuso di frammenti ed elementi di scarto. Per l'occasione, la Fondazione ha avviato una collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Ravenna, con l'obiettivo di coinvolgere attivamente studentesse e studenti nelle fasi di preparazione della mostra. Il progetto espositivo sarà completato da un catalogo edito da Danilo Montanari e arricchito da altri eventi organizzati nel corso del periodo di apertura della mostra. Enrica Borghi è nata a Macugnaga (Verbania) nel 1964, vive e lavora sulle colline del Lago d’Orta. Nel 1990 ha conseguito un master con specializzazione in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha studiato sotto la guida di Alik Cavaliere. Ha iniziato a esporre nel 1992 usando la fotografia e materiali riciclati. Nel 1995, alla Galleria Alberto Peola di Torino, ha presentato abiti da donna fatti con buste, etichette e carta da pacchi, oltre a un ciclo di statue neoclassiche e busti di Venere ricoperti di unghie finte e piume, decorate con fermagli e bigodini. Nel 1997 ha partecipato a "Quando la spazzatura diventa Arte", a cura di Lea Vergine, presso il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, ed è stata selezionata per la Biennale Internazionale Giovani di Torino. Nel 2005 ha fondato e presieduto Asilo Bianco, un centro culturale dedicato allo sviluppo del territorio di Ameno attraverso la letteratura e le arti. Nel 2008 è stata selezionata per il Ph.D. M-node The Planetary Collegium in collaborazione con l’Università di Plymouth e la NABA - Nuova Accademia Belle Arti di Milano. (gci)

"RELATIONSHIPS": MILANO CELEBRA RICHARD AVEDON
Dallo scorso 22 settembre fino al 29 gennaio 2023, Palazzo Reale di Milano celebra Richard Avedon (1923-2004), uno dei maestri della fotografia del Novecento, con la mostra dal titolo "Richard Avedon: Relationships", curata da Rebecca Senf, responsabile della collezione del CCP - Center for Creative Photography, che ne ripercorre gli oltre sessant’anni di carriera attraverso 106 immagini provenienti dalla collezione del CCP di Tucson (USA) e dalla Richard Avedon Foundation (USA). La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Skira Editore in collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation, e vede come main partner Versace e media partner Vogue Italia. La rassegna consentirà di approfondire le caratteristiche innovative dell’arte di Avedon che ne hanno fatto uno degli autori più influenti del XX secolo. Il percorso espositivo, suddiviso in dieci sezioni si costruisce attorno alle due cifre più caratteristiche della sua ricerca: le fotografie di moda e i ritratti. Una sezione è dedicata alla collaborazione tra Richard Avedon e Gianni Versace, iniziata con la campagna per la collezione primavera/estate 1980, che decretava l’esordio dello stilista, fino a quella della collezione primavera/estate 1998, la prima firmata da Donatella Versace. Il percorso espositivo propone inoltre una nutrita selezione di ritratti di celebrità del mondo dello spettacolo, attori, ballerini, musicisti ma anche di attivisti per i diritti civili, politici e scrittori, tra cui quelli dei Beatles (John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr), ma anche di Bob Dylan, di Michelangelo Antonioni, Allen Ginsberg, Sofia Loren, Marylin Monroe, del Dalai Lama e due di Andy Wahrol, dove il padre della Pop art americana decide di mostrare la sua intimità a Richard Avedon esibendo le sue cicatrici da arma da fuoco, dopo essere sopravvissuto a un tentativo di omicidio. Una sezione è dedicata ai ritratti degli esponenti dei movimenti americani per i diritti civili e ai membri del Congresso americano, questi ultimi confluiti nel portfolio "The Family", realizzato nel 1976 per la rivista Rolling Stone. (gci)

"LA PLAGE NOIRE": A MILANO LA PRIMA PERSONALE DI BINTA DIAW
Dal 7 ottobre al 6 dicembre l’artista Binta Diaw (Milano, 1995) presenta per la prima volta negli spazi di Prometeo Gallery Ida Pisani a Milano la prima personale "La plage noire", con testo critico di Simone Frangi. L'inaugurazione è prevista per il 6 ottobre alle ore 18.00. La mostra è una riflessione sul tema della libertà, non assoluta e individuale, ma intesa come relazionale, strettamente legata al concetto di emancipazione, al centro della sua produzione degli ultimi cinque anni. Diaw materializza questa complessa riflessione attraverso la figura della mangrovia, il cui intrico fu storicamente un "rifugio marron", nuovo luogo di socialità e di ricomposizione politica. L’estetica e la fisicità della mangrovia, la sua doppia forma di vita sospesa e radicata tra acqua e aria e la sua capacità di evoluzione pluridirezionale sono fonte di ispirazione per la riflessione plastica dell’artista e punto di partenza per la creazione delle sue installazioni. (gci)

PERUGIA CELEBRA PIRANESI
Fino all’8 gennaio 2023, la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia ospiterà la mostra "Piranesi nelle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria", a cura di Carla Scagliosi, responsabile delle collezioni moderne e contemporanee della Galleria. L'esposizione celebra il genio visionario del grande architetto, incisore e teorico veneziano, attraverso una selezione di 61 incisioni all’acquaforte dedicate alle bellezze antiche e moderne di Roma e dei suoi dintorni tratte dai due volumi delle "Vedute di Roma", scelte tra le più rappresentative del suo percorso di ricerca e della sua evoluzione stilistica, formale e tecnica. Completa la rassegna il film d’animazione 3D "Piranesi, Carceri d’Invenzione 300 anni" realizzato dall’artista e designer Grégoire Dupond con la musica del compositore, musicista e sound designer Teho Teardo, commissionato dalla GNU e presentato nell’ottobre 2020 in occasione del terzo centenario della nascita dell’artista. Il film, dedicato a uno dei capolavori più emblematici dell’intera produzione piranesiana, le "Carceri d’Invenzione", permette di esplorare attraverso le nuove tecnologie gli spazi creati dalla mente di Piranesi, percorrendoli e accedendovi con lo sguardo per il tramite di aperture e finestre, amplificando così le sensazioni di smarrimento e claustrofobia generate dalla visione di questo labirintico susseguirsi di scale, altezze, torri, ponti ed elementi sospesi. Per l’occasione, inoltre, sarà pubblicato il settimo volume della collana "Quaderni della Galleria Nazionale dell'Umbria", edito da Aguaplano Libri, dedicato alla raccolta perugina di incisioni piranesiane di cui è stata realizzata anche un’edizione limitata, alla quale è abbinato il disco in vinile 7 pollici "The Ghost of Piranesi", con le musiche originali composte da Teho Teardo per il film d’animazione "Piranesi, Carceri d’Invenzione 300 anni". (gci)

A SPILAMBERTO (MO) PER RISCOPRIRE ELISABETTA SIRANI
In occasione del ventesimo anno di attività, Ossimoro Galleria d'Arte di Spilamberto (MO) presenta dal 1° al 23 ottobre un approfondimento dedicato ad Elisabetta Sirani (Bologna, 1638-1665), una delle figure artistiche più importanti della Bologna del Seicento, dal titolo "Elisabetta Sirani. Pittrice nella Bologna del '600", a cura di Sergio Bianchi, realizzata in collaborazione con il Comune di Vignola (MO), con il patrocinio del Comune di Spilamberto e il supporto di Ricognizioni sull'arte APS. L'esposizione si articolerà in due sedi: presso l'Ufficio del Sindaco del Comune di Vignola sarà possibile vedere un capolavoro della pittrice dal titolo "Le Tre Virtù", firmato e datato 1664, recentemente esposto alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, mentre negli spazi della Galleria d'Arte a Spilamberto saranno esposti cinque dipinti della pittrice bolognese, tra i quali si segnalano una "Maddalena", firmata e datata 1658, ed una "Cleopatra", esposta nel 2021 al Palazzo Reale di Milano. In occasione dell'esposizione, sarà pubblicato il catalogo delle opere proposte, arricchito da due contributi inediti di Adelina Modesti, senior fellow in Art History alla School of Communication and Culture dell'Università di Melbourne, e Massimo Pulini, storico dell'arte e docente di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. "Con l’intento di rendere disponibile a tutti l’opera che rappresenta La Giustizia, la Carità e la Prudenza, dopo un positivo confronto con la Soprintendenza, proprio quest’anno, abbiamo deciso di trasferire il quadro da un ufficio normalmente non aperto al pubblico all’ufficio del sindaco - dichiara Emilia Muratori, sindaco del Comune di Vignola - Dopo il nostro insediamento, inoltre, non appena la pandemia lo ha concesso, abbiamo deciso di aprire alle visite guidate la casa comunale, l’ottocentesca Villa Tosi Bellucci, di cui il quadro della Sirani rappresenta, indubbiamente, la maggiore attrazione. Non solo chi chiede di parlare con il sindaco, quindi, ma anche tutti i cittadini interessati hanno modo di ammirare un’opera di così gran pregio e di conoscere meglio la vicenda umana e professionale di una giovane artista che ha saputo imporsi in un mondo ancora essenzialmente maschile". (gci)

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