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MELONI: ILGOVERNO
DURERA’. RDC? INUTILE

Intervistata dal Corriere della Sera al giro di boa del primo mese a Palazzo Chigi, il premier Giorgia Meloni, assicura che “questo governo durerà” anche se “Sapevo che sarebbe stato un compito arduo guidare una Nazione come l'Italia in uno dei momenti più complessi della sua storia. Non mi sono mai illusa, anche se rispetto a Draghi posso contare su una maggioranza chiara, un programma comune e un mandato popolare. Perché nel nostro ordinamento una persona sola non può fare la differenza: serve la squadra. Per questo so che questo governo durerà a lungo, anche perché l'Italia ha pagato per troppo tempo l'assenza di stabilità. La manovra lo dimostra: avevamo poche risorse e abbiamo deciso dove concentrarle. Emergono priorità e una visione: crescita economica e attenzione al lavoro, a partire dalla messa in sicurezza del sistema produttivo a fronte del caro energia. Abbiamo dato segnali chiari con la tassazione sui premi di produttività, il fisco per gli autonomi, i provvedimenti che eliminano gabelle inutili, il pacchetto famiglia da un miliardo e mezzo di euro. E poi l'attenzione ai redditi più bassi. Alcuni sono rimasti spiazzati dalle scelte di un governo che, si diceva, avrebbe favorito i ricchi: noi abbiamo scelto invece di sostenere i più fragili e rafforzare la classe media. Anche la tassa piatta incrementale si applica su massimo zio mila euro, riguarda dunque il ceto medio. II messaggio di fondo che vogliamo dare è questo: la ricchezza non la crea lo Stato ma le imprese con i loro lavoratori. Allo Stato compete dare una mano. Saremo al fianco di chi, in un momento difficile, si rimbocca le maniche”. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, Meloni ribadisce che tale misura “non è stata utile a contrastare strutturalmente la povertà e non ha funzionato come strumento di inserimento nel mercato del lavoro. Al M5S vorrei chiedere se quando lo hanno istituito lo immaginavano come una sorta di vitalizio da percepire dai 18 anni fino alla pensione. Se la risposta è sì, io non sono d'accordo. Se la risposta è no, visto che ci sono persone che lo prendono da anni e non hanno mai trovato lavoro, dimostra che non ha funzionato. Noi distinguiamo tra chi non può lavorare e va assistito e chi invece può lavorare e va accompagnato verso un'occupazione. Usiamo per questo diversi strumenti, dalla decontribuzione totale per chi assume percettori di reddito di cittadinanza, fino al pieno utilizzo dei miliardi di euro del Fondo sociale europeo destinati alla formazione”. (29 NOV / deg)

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