di Paolo Pagliaro
Per Elly Schlein la prima sfida sarà conquistare tutti i suoi, visto che solo poco più di un terzo degli elettori del Pd dice di aver seguito con attenzione il confronto in vista delle Primarie di domenica mentre gli altri confessano di aver seguito il congresso con poco o nessun interesse.
Secondo il sondaggio svolto in queste ore da Demopolis, Schlein gode oggi della fiducia del 70% degli elettori del PD, ma può contare anche – in misure diverse – sull’apprezzamento degli elettori di altri partiti. Di lei si fida il 61% di chi vota Sinistra e Verdi; nel suo primo giorno da Segretaria del PD, ottiene poi la fiducia di quasi 4 elettori su 10 del Movimento 5 Stelle. Il consenso crolla sotto il 10% tra i sostenitori di Azione ed Italia Viva, e ovviamente è ai minimi tra chi vota Fratelli d’Italia e Lega.
Nelle ore dell’elezione, l’Istituto diretto da Pietro Vento ha analizzato la percezione della neo-segretaria tra gli elettori del PD: l’81% la ritiene innovativa, il 67% determinata. Per 6 su 10 su è competente, per il 53% concreta ma solo 2 su 10 la dipingono come moderata.
Demopolis ha chiesto a chi vota Pd cosa servirebbe per un rilancio del partito. La risposta più gettonata è che occorre sintonia con i problemi reali del Paese e le attese degli italiani; si invoca poi maggiore attenzione ai temi sociali e del lavoro, e alle crescenti disuguaglianze. Si chiede poi un radicale rinnovamento della classe dirigente, una leadership forte e determinata, maggior efficacia nell’opposizione parlamentare.
Ma come sarà il PD di Elly Schlein? Per il 60% degli elettori che si collocano nel centro-sinistra, sarà più di sinistra. Per la maggioranza assoluta anche più attento all’ambiente, per il 44% tornerà attivo sui temi della precarietà. Per un 15% cambierà poco, quasi un quinto degli elettori non se la sente di fare previsioni.