Giovedì pomeriggio il Consiglio dei ministri è convocato nel Comune di Cutro, in provincia di Crotone, sulle cui coste la mattina di domenica 26 febbraio è avvenuta l’ennesima strage di migranti nel Mediterraneo, costata la vita a 71 persone di cui è stato ritrovato il corpo, tra cui molti bambini. Una scelta annunciata ieri da Abu Dhabi dal premier Giorgia Meloni. “Le indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa relative a una convocazione a Palazzo Chigi del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e a presunte divergenze sulla linea interna al governo sull’immigrazione, sono letteralmente inventate e dunque destituite di ogni fondamento” precisa in una nota Palazzo Chigi, smentendo frizioni con il Viminale, il cui titolare è finito nel ciclone per via delle sue dichiarazioni, tanto che la neo segretaria del Pd Elly Schlein ne ha invocato le dimissioni in un contesto più che ufficiale come quello di un’audizione alla Camera. "Ci tengo a ribadire, anche se qualcuno oggi afferma il contrario, che la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera hanno sempre fatto il loro dovere, salvando tante vite, spesso rischiando la propria di vita, ed è stato così anche per quel che riguarda l’ultima vicenda delle vittime del naufragio in Calabria. Ringrazio quindi la Guardia di Finanza per tutto quello che fa nel salvataggio di tanti esseri umani” ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aprendo a Roma la 14ma riunione plenaria degli ufficiali esperti della Guardia di Finanza in servizio all’estero. Intanto, al di là del risvolto politico questa faccenda ne ha anche uno giudiziario, e non solo uno. Parlando con i giornalisti, il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia spiega in merito all’indagine sui soccorsi: “Stiamo acquisendo tutti gli elementi connessi a questa vicenda e ciò che riguarda i momenti precedenti al disastro. Siamo già a un punto di un certo interesse, stiamo raccogliendo tutti gli atti. Da parte nostra non ci saranno comunicazioni finché non avremo raggiunto dei punti di certezza su quanto è successo prima del fatto. Tutto quello che esce non esce certamente dai nostri uffici. Ce la stiamo mettendo tutta, siamo a un buon punto di ricostruzione della rete di comunicazioni che sono avvenute prima dell’evento, ma abbiamo bisogno ancora di qualche giorno”. La procura ha chiesto al Gip l’incidente probatorio sulle testimonianze dei superstiti, che potrebbe tenersi la prossima settimana. Anche la Procura di Roma ha aperto, come atto dovuto, un fascicolo di indagine sul naufragio in seguito all’esposto presentato dai parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra (procedimento rubricato a modello 45, ovvero senza indagati e ipotesi di reato). “Tenere il Consiglio dei ministri a Cutro non è altro che triste propaganda da parte di chi ha approvato leggi che ostacolano i soccorsi come il Decreto Ong – attacca il leader dei Verdi Angelo Bonelli - La notte tra sabato 25 febbraio e domenica 26 febbraio, quando una barca di migranti è stata lasciata in balia del mare forza 4, è stato un fallimento della politica e della gestione dei soccorsi di cui il Governo deve rendere conto, dopo aver affrontato la situazione come un’azione di polizia anziché di salvataggio e soccorso. Oggi più che mai, è necessario abolire la legge Bossi-Fini, che impedisce ai datori di lavoro di contrattare direttamente con i lavoratori migranti e ostacola l’apertura di corridoi legali di migrazione. Ribadiamo, infine, la richiesta di dimissioni del Ministro Piantedosi, non solo per le sue parole disgustose, ma anche perché non sono stati ordinati i soccorsi come da procedure Sar”. (Roc – 6 mar)
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