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Cgie, Prodi: Puntare su lingua e cultura, cittadinanza sia consapevole

Cgie, Prodi: Puntare su lingua e cultura, cittadinanza sia consapevole

Cittadinanza, voto estero, incentivi al rientro. Sul tavolo del Consiglio generale degli italiani all’estero, riunito in plenaria fino a venerdì a Roma, ci sono questioni fondamentali per le nostre comunità all’estero. “Sono temi centrali, temi ‘scottanti’: questo significa che c'è passione e penso che questo sia il primo insegnamento che il CGIE dà alla politica italiana”, ha detto a 9colonne Maria Chiara Prodi, segretaria generale del Cgie. Il tema che ha suscitato più “emozioni” è sicuramente quello della cittadinanza, che ha cambiato le regole per gli italo-discendenti: “Tocca il senso di appartenenza – riflette Prodi -, le comunità in giro per il mondo si sono svegliate una mattina con una legge che ha stravolto quello che era il senso della cittadinanza per il nostro paese fino al giorno prima. Siamo i primi a voler difendere la necessità di aggiornare le leggi, di riformare, ma vogliamo che le domande che ci facciamo siano quelle giuste e permettano di prendere delle decisioni che tutelino le comunità e soprattutto tutelino una visione dell'Italia e del futuro nella quale la comunità residente e la comunità non residente sono unite e sono parte dello stesso popolo”. “Noi svolgeremo pienamente il nostro ruolo e ad ogni disegno di legge, ad ogni circolare, saremo presenti – sottolinea la segretaria del Cgie -. È però molto più utile e interessante fare un ragionamento di insieme, che per noi è sempre stato quello della cittadinanza consapevole. Cerchiamo soprattutto di verificare il legame effettivo, non legato a un'occorrenza ma a una vera volontà di far parte di una comunità civile e la lingua italiana, per esempio, è uno dei primi elementi”. Proprio sulla lingua italiana, ci sono una serie di attori, tra cui la Società Dante Alighieri, a sostegno della promozione e della diffusione. “Noi vogliamo, e sarà una proposta che faremo all'assemblea plenaria, dedicare i prossimi sei mesi proprio alla lingua, alla cultura e alla storia dell'emigrazione perché queste priorità, che noi abbiamo messo nel primo semestre, non fanno che ricondurci alla necessità di spiegare agli italiani residenti in Italia la storia dell'emigrazione e di rinforzare insieme il ruolo della lingua e della cultura italiana nel mondo che è canale di relazioni positive, di pace e di protagonismo delle nostre comunità”, conclude Prodi assicurando che “in questi giorni faremo molte cose che getteranno le basi a percorsi importanti e strategici per il futuro”.

CITTADINANZA, RICCIARDI (PD): FERMA CONTRARIETA’, ITALIANI ALL’ESTERO SONO RISORSA
Il Consiglio generale degli italiani all’estero contro la legge sulla cittadinanza, che ha cambiato le regole per gli italo-discendenti: “Sulla cittadinanza c'è la quasi totale convergenza di contrarietà. È incomprensibile la scelta dello strumento del decreto-legge, la premessa utilizzata, la retroattività e il blocco della trasmissione automatica. È un atto molto grave sul quale rimarchiamo la nostra ferma e totale contrarietà”, afferma a 9colonne Toni Ricciardi, deputato del Pd eletto all’estero e membro del Cgie, riunito in plenaria a Roma fino a venerdì. “Anche i dati sono stati forniti in maniera non corretta – spiega Ricciardi -. Gli italiani all’estero sono aumentati di 2 milioni e 200 mila negli ultimi dieci anni, peccato che si sono dimenticati di aggiungere che la media delle partenze è tra le 130 e le 150 mila all'anno, 190 mila solo certificate dall'Istat per il 2024. La verità è che la spinta per cercare di risolvere il problema del premierato e le sollecitazioni ricevute dall'amministrazione americana hanno determinato alcune scelte”. Il Cgie durante la plenaria “affronterà il tema della cittadinanza, della messa in sicurezza del voto e la questione dell'incentivo al rientro”, prosegue Ricciardi. Proprio sugli incentivi al rientro, riflette, “siamo passati da essere il Paese che aveva la misura più generosa in Europa alla distruzione di questa misura che aveva prodotto 75 mila rientri e 2 miliardi di extra gettito nelle casse dello Stato. Dobbiamo fermarci e ragionare”, partendo dalla consapevolezza che “gli italiani all'estero sono una risorsa: lo sono stati in passato, a testimonianza del fatto che siamo forse l'unico Paese che ha sancito in Costituzione, con l'articolo 35, la libertà di emigrare”.

CITTADINANZA, STABILE (CGIE): PRONTI A SUGGERIMENTI MIGLIORATIVI
“Quella della cittadinanza è stata una questione che ha toccato tanto la sensibilità di tutti i connazionali e aspirati connazionali nel mondo. È stata oggetto di discussioni in varie riunioni a livello di Commissioni tematiche e naturalmente Comitato di Presidenza. Era un provvedimento – come ho sottolineato più volte - che non poteva più essere rinviato e noi ora non possiamo fare altro cha auspicare in maniera costruttiva che ci siano dei suggerimenti migliorativi volti appunto a migliorare il provvedimento posto in essere dal Governo”. Lo ha detto a 9colonne - a proposto della nuova legge sulla cittadinanza - Giuseppe Stabile, vicesegretario generale del Consiglio Generale Italiani all'Estero (CGIE) per l'Europa e l'Africa del Nord in occasione dell’apertura dell’Assemblea Plenaria in programma a Roma da oggi al 20 giugno. “Una buona maggioranza della Commissione Europa suggeriva ad esempio la soppressione del termine ‘esclusivamente’ relativamente all’acquisizione della cittadinanza da parte di quei connazionali che hanno più cittadinanze” spiega Stabile che conclude: “Stiamo verificando la possibilità di alcuni miglioramenti: come Consiglio Generale puntiamo ad aumentare i contributi migliorativi” il più possibile. 

(PO / Sab - 16 giu)

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