È stata inaugurata presso il Consolato Generale di Buenos Aires la mostra fotografica “Cuore Italiano”, dell'artista italo-argentina, Florencia Famà, come parte del sostegno culturale delle istituzioni italiane nel paese al programma “Turismo delle Radici” lanciato dalla Farnesina. Famà ha riunito il materiale raccolto durante nove anni di viaggi in Italia per allestire la mostra. “L'anno scorso il Consolato Italiano ha indetto un bando per presentare eventi che promuovano la cultura italiana”, ci ha spiegato Famà. “Ho presentato il mio progetto ‘Cuore Italiano’ che consisteva in un viaggio in Italia attraverso la fotografia. Una mostra che permettesse di far conoscere i suoi incredibili e variegati paesaggi, dai suoi bellissimi mari e scogliere alle stradine dei più bei borghi italiani. Con l'intenzione di unire e convocare la grande popolazione di italiani in Argentina, suscitando interesse turistico e invitando i giovani a sentirsi parte della loro storia e paese ereditato”. La parte più difficile, ci racconta Famà, è stata la scelta delle immagini da esporre. “Insieme al console Antonio Puggioni e con la collaborazione di Teresa Di Meo, abbiamo cercato di dare un orientamento più definito alla proposta. Abbiamo deciso di concentrarci sulle 5 regioni del sud, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, da dove proviene la maggiore immigrazione italiana a Buenos Aires. E come secondo obiettivo abbiamo concentrato la selezione intorno a immagini di mari e piccoli paesi del sud Italia”.
Il progetto Turismo delle Radici, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il sostegno del settore turistico, invita gli italiani all'estero a visitare i luoghi di origine dei propri avi. Come ha fatto la stessa Famà, che durante i viaggi ritratti negli scatti esposti al Consolato ha potuto conoscere Nicotera, comune calabrese da dove partirono i suoi nonni. “Il mio primo viaggio in Italia è stato alla ricerca dei documenti per la mia cittadinanza, anche se era una destinazione che mi incuriosiva molto non avrei mai immaginato che da lì sarebbe partita tutta questa storia. Quando sono uscita dal Comune e mi sono resa conto di dove mi trovavo, tutto ha assunto un altro senso, travolta dall'emozione ho capito che ero parte di quel luogo. Le abitudini, la gastronomia, i gesti, i tratti, tutto ciò che avevo imparato, ciò che era abituale nella mia vita di famiglia era lì, davanti a me. Perciò, quando ho dovuto spiegare cos'era il Turismo delle radici per me, l'ho descritto come un viaggio per l'anima e spero che questa mostra fotografica inviti molti italo-argentini a visitare il paese delle loro origini, perché è davvero un'esperienza indimenticabile”. Una proposta che si materializza oggi nelle fotografie scelte per l'esposizione: “al Consolato troverete un percorso attraverso le regioni che conserva l'armonia dei colori e descrive l'identità di ogni regione. I borghi bianchi della Puglia, i dorati tramonti dell'Isola di Vulcano, le Isole Eolie in Sicilia, il mare turchese della Calabria e l'uniforme color seppia del Sassi di Matera in Basilicata”, conclude Famà. (fel – 13 mar)