Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

L’oro di Klimt, prima traduzione italiana

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

L’oro di Klimt, prima traduzione italiana

Nella sua prima traduzione italiana, esce per Gremese il romanzo di Alain Vircondelet che esplora da vicino lo struggimento, la passione e i costumi di uno dei più grandi artisti del Novecento: Gustav Klimt. Tra quotidiano e pubblico, vicende piccanti, tradizioni e tendenze culturali della società viennese di inizio secolo, ne L'oro di Klimt (pagine 128, prezzo: € 14,50) l’autore si addentra nell’universo klimtiano immaginando un viaggio nella sua mente, a contatto con la musa che ispirò il suo capolavoro, Il Bacio, dal germe della sua folgorazione alla semantica che si cela dietro l’immagine. Il bacio, l'opera probabilmente più ammirata e copiata del XX secolo, è entrata anche attraverso il suo forsennato merchandising a far parte del nostro immaginario collettivo. Questo racconto, che combina finzione e indagine storica, indaga nel pensiero e subconscio di Klimt in una chiave spirituale, erotica e relazionale che disvela i meccanismi subliminali che lo hanno guidato alla sua più importante creazione artistica. L’oro di Klimt, tradotto in italiano da Luigi Muneratto, fa parte della collana editoriale "Narratori francesi contemporanei" diretta da Philippe Vilain. Alain Vircondelet (1947) è nato ad Algeri e si è laureato in Lettere alla Sorbona. Autore di libri tradotti in tutto il mondo – tra i quali le biografie di Marguerite Duras, Antoine de Saint-Exupéry, Albert Camus e Giovanni Paolo II –, per Gremese ha già partecipato allʼantologia Bella Italia (2021), diretta da Philippe Vilain. Per la sua attività è stato nominato in Francia Cavaliere delle Arti e delle Lettere. (red)

I GHOST RACCONTANO COME LA MUSICA DIVENTA VITA
I Ghost, gruppo pop-rock romano dai numeri di platino, debuttano nell’editoria: si raccontano nel libro dal titolo ‘La strada dei sogni – Come la musica diventa Vita’, edito da DeNigris Editori, in libreria il 15 marzo. Dopo i numerosi i loro successi discografici, ora il duo dei fratelli Magistri propone al pubblico un racconto intimo e personale che attraversa tutta la loro carriera fatta di sogni, di musica e molti sacrifici. Un libro che racconta del viaggio che i due artisti hanno fatto, e continuano a fare, con la musica, grazie alla quale sono riusciti a superare difficoltà ma anche a vivere momenti belli e indimenticabili.“Scrivere La strada dei sogni – spiegano - è stata un’esperienza intensa e affascinante. Abbiamo sentito l’esigenza di raccontarci nel profondo, di mettere a nudo la nostra essenza, in modo più dettagliato di quanto si possa fare attraverso il testo di una canzone. Nei vari capitoli ci sono tante esperienze e un sacco di aneddoti particolari. Si parte dall’infanzia e, passando per l’adolescenza, si arriva a descrivere la carriera musicale, con le sue mille difficoltà, superate attraverso la passione e l’amore per la musica, un universo meraviglioso, empatico, gratificante, capace di far volare i sogni, di farti andare oltre i tuoi limiti, sulle ali dell’incredibile forza che sa infondere nel cuore. Per noi la Musica è vita. Lo è sempre stato!”. ‘La strada dei sogni – Come la musica diventa Vita’ è un racconto autobiografico che ripercorre tutte le tappe della loro vita e della loro carriera, caratterizzate dalla passione per la musica e dai messaggi di fiducia e amore al loro pubblico, (con oltre 50.000 fan attivi) con il quale hanno un rapporto molto speciale. Alex ed Enrico Magistri, in arte GHOST, nascono ad Albano Laziale (RM), ma vivono fin da bambini ad Ardea (RM). Polistrumentisti, arrangiatori e autori dei propri brani, i loro dischi sono un “crossover” tra il Rock, l’Elettronica e il Pop d’Autore. (red)

“IL BALLETTO DEL NOSTRO TEMPO”, PRIMA VERSIONE ITALIANA
Gremese Editore presenta la prima versione italiana di uno dei testi di danza più illuminanti del primo Novecento: Il balletto del nostro tempo. La danza ai tempi di Djagilev (collana Biblioteca delle Arti, pagine 256 con oltre 100 illustrazioni, prezzo: € 28,00). L’autore è Valerian Svetlov, all’epoca romanziere popolare, che cominciò a scrivere di danza e balletto nell’ultimo scorcio dell’Ottocento quando, entrato in contatto con Sergej Djagilev, diventò uno dei suoi più stretti collaboratori prima e durante le Stagioni dei Balletti russi del 1909 e 1911 a Parigi. Di tale esperienza, come di altri importanti capitoli della storia della danza in Russia, legati al coreografo Marius Petipa e alla profetessa della danza moderna Isadora Duncan, lasciò brillanti descrizioni in questo volume, uscito nel 1911 in lingua russa e l’anno successivo in francese in due edizioni di pregio che contenevano rare fotografie e bozzetti a colori dell’artista Lev Bakst e sono diventate nel tempo autentiche rarità bibliografiche. Nei capitoli sui Balletti russi di Djagilev, Svetlov attinse alle sue impressioni di testimone oculare – uno dei pochi ammessi anche dietro le quinte degli spettacoli – e alle recensioni di giornali e riviste francesi dell’epoca per far rivivere una stagione irripetibile della danza e del balletto, così come della musica e della scenografia, e portarne in primo piano gli straordinari protagonisti: coreografi e danzatori come Michail Fokin, Tamara Karsavina, Anna Pavlova, Vaclav Nižinskij, musicisti come Nikolaj Čerepnin e pittori come Lev Bakst, Aleksandr Benois e Nikolaj Rerich. Tratta dall’originale russo la versione qui proposta, tradotta e curata dalla studiosa Michaela Böhmig, è ampliata da una corposa introduzione che contestualizza il lavoro di Svetlov nell’epoca in cui visse e operò, analizzandone il clima storico e socio-culturale con un dettagliato apparato di note esplicative sulle principali realtà operative: teatri, riviste, balletti, stagioni artistiche, danzatori, coreografi, scenografi, autori e critici della danza. Nel volume, impreziosito da oltre 100 illustrazioni tra foto d’epoca e bozzetti a colori, è inclusa inoltre un’appendice con l’elenco dei balletti citati e la bibliografia della sterminata produzione dell’autore, in ambito letterario e ballettistico.(red)

CONIGLIO EDITORE RACCONTA LA MUSICA LEGGERA
Torna, dopo oltre 10 anni di assenza, Coniglio Editore. La storica casa editrice rilevata dalla Trerefusi srl, già proprietaria di Iacobellieditore, sarà focalizzata esclusivamente sui racconti di musica, quella leggera in particolare. Con saggi e approfondimenti relativi a contesti e biografie di autori, compositori, interpreti e lavoratori del backstage musicale che hanno saputo costruire un apparato solido nella storia, nel costume e nella società contemporanea, saranno pubblicate ex novo opere che stimoleranno un universo immaginario collettivo di ricordi, saperi, aneddoti. È già in libreria il primo volume, Registrando i beatles. here, there, and everywhere, scritto dallo storico tecnico del suono dei Fab Four, Geoff Emerick, il cui lavoro in studio fu di fondamentale contributo per gli album Revolver, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, The Beatles e Abbey Road. Si tratta in questo caso della traduzione di un libro, scritto a 4 mani con Howard Massey, che è entrato nella storia degli operatori del settore. Si annunciano, nel frattempo, i titoli delle prossime uscite, tra le quali vi sono novità assolute: tra queste Donna Summer la voce arcobaleno. Da Disco Queen a Icona Pop di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano (di imminente uscita); E sottolineo se... Giorgio Calabrese, un italiano medio senza rete di Cesare Borrometi con Vito Vita; Enzo Jannacci non ringrazia nessuno di Vito Vita e Alessio Lega, e Pop Story. Suite per consumismo pazzia e contraddizioni di Riccardo Bertoncelli. Tra i “cult” in ristampa si segnalano All’ombra di sgt. Pepper. Storia della musica psichedelica inglese di Federico Ferrari e C’era una volta la Rca. Conversazioni con Lilli Greco, di Maurizio Becker. (red)

“SONO SEMPRE IO” DI GIULIA GHIRETTI
S’intitola “Sono sempre io” il libro che la nuotatrice Giulia Ghiretti ha scritto a quattro mani con il giornalista Andrea del Bue: un volume (pubblicato da Piemme) in cui l’atleta, rimasta paralizzata a 16 anni durante un allenamento per i Mondiali di trampolino elastico e oggi straordinaria campionessa paralimpica (oltre venti medaglie tra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei), racconta sé e la sua storia, che è storia di determinazione, tenacia e vitalità. “Sono sempre io – L’incidente, il nuoto, la mia rivincita” è stato al centro di un incontro - martedì 14 marzo -all’Università di Parma, nell’ambito del corso di laurea in Scienze dell'educazione e dei processi formativi.(PO / red)

(© 9Colonne - citare la fonte)