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TREMONTI: QUESTA CRISI
E’ PEGGIO CHE NEL 2008

La crisi del 2008 “non è mai finita. Siamo passati dall'austerity alla liquidity. Con il risultato che la massa monetaria non si contabilizza più in miliardi, ma in trilioni e vale tre volte la ricchezza economica globale. Oggi la situazione è più grave di 15 anni fa”. Giulio Tremonti, ex ministro dell'economia, è il presidente della commissione Esteri della Camera dei deputati: “Nessuno sa cosa stia accadendo, ma il passato contiene già il futuro. Lo ha scritto Shakespeare nella Tempesta ed è inciso sul palazzo degli Archivi Nazionali americani a Washington. Forse andrebbe scritto anche sul frontone della Federal Reserve a monito delle banche centrali”, dice in un’intervista alla Stampa. In pochi mesi la Bce ha portato i tassi dallo zero al 3,5% per fermare l'inflazione. Cosa poteva fare? “Io credo che faccia molta fatica a comprendere la realtà che essa stessa ha creato. I banchieri ricordano i generali francesi che nel 1940 si sentivano al sicuro dietro la linea Maginot, ignorando la forza del motore a scoppio. Oggi, ammesso che ci sia una Maginot, i banchieri ignorano la forza dei computer attivi nella finanza”. Quello che accade da Svb a Credit Suisse è speculazione? “Quello che vediamo è il prodotto di una globalizzazione troppo veloce e senza regole. Oggi si sta chiudendo un ciclo iniziato 30 anni fa tra finanza e geografia perché senza la finanza non ci sarebbe stata la globalizzazione. Per portare in Asia la ‘fabbrica’ sono stati fondamentali i grandi investimenti finanziari”. (21 MAR - deg)

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