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Figli coppie gay, D’Elia (Pd): destra non riconosce questi nuclei familiari

Roma, 23 mar – “Nel question time di oggi, con l’interrogazione di Forza Italia, abbiamo riascoltato motivazioni non convincenti sul fatto che respingere il regolamento europeo per il riconoscimento dello status di filiazione ai bambini figli di coppie omogenitoriali non sia ledere i diritti di questi bambini, perché comunque uno dei due genitori, quello biologico, verrebbe riconosciuto. Penso che basti solo questa frase a testimoniare il fatto che non ci si renda conto che quei bambini nella loro vita hanno due genitori”. Così a 9colonne la senatrice del Pd Cecilia D’Elia, a margine del question time in cui è intervenuta la ministra Eugenia Roccella sul tema della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali. Nei giorni scorsi la maggioranza, in commissione Politiche europee di Palazzo Madama, aveva bocciato la proposta di regolamento Ue per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie omogenitoriali e l’adozione di un certificato europeo di filiazione. “Credo che sia un tema molto serio – aggiunge D’Elia - abbiamo alzato dei muri nei confronti delle famiglie omogenitoriali, non solo le nostre con le pressioni sui comuni che riconoscevano le trascrizioni ma anche verso famiglie di altri Paesi, che se dovessero venire per motivi di lavoro a vivere in Italia non vedrebbero riconosciuti i loro diritti. Questo non è un modo di guardare alle bambine e ai bambini corretto”. Secondo la senatrice dem, infine, “mettendo in campo il tema della gestazione per altri intanto si fa uno sbaglio, perché questa è usata soprattutto da coppie eterosessuali. Poi si usa questa questione delicata, sulla quale bisognerebbe discutere in altro modo, per non riconoscere i diritti a questi bambini e sostanzialmente per nascondere il fatto che non si riconosce che lì c’è un nucleo familiare”. (po / Roc) ////

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