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MEDVEDEV: USA PENSINO
A RECIPROCITA’ NUCLEARE

Non è corretto affermare che l'esercito americano sia il primo al mondo e la Russia il secondo, “perché in caso di guerra tra loro non sarà possibile determinare il vincitore”. Lo ha affermato questa mattina il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Consiglio della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, in una lunga intervista ai media nazionali. “Dire che l'esercito americano è il primo e il nostro è il secondo – afferma il falco del Cremlino, vicinissimo a Putin - non è corretto per un semplice motivo. Se questi eserciti iniziano una guerra, come determineremo il vincitore? È chiaro che in questo caso non ci sarà alcun vincitore” a causa dell’apocalisse nucleare che ne conseguirebbe. Medvedev ha sottolineato che “non importa quanti missili vengano abbattuti sull'America o sulla Russia, alcuni di questi colpiranno il bersaglio e infliggeranno una sconfitta garantita” in base al principio della distruzione reciproca.

Durante l’intervista, Medvedev ha ripercorso il consueto refrain di invettive anti-occidentali rimarcando una volta di più che a suo parere “la Federazione Russa non è in guerra con l'Ucraina, non con il regime seminazista o nazista ucraino, ma in realtà il nostro paese è in guerra con un esercito Nato di 3,6 milioni di uomini. Stanno partecipando, palesemente, a un conflitto ibrido, e di fatto non lo nascondono più. E hanno alle spalle una popolazione di 800 milioni di persone, che fornisce attrezzature, armi e denaro al regime di Kiev”.

Parlando degli obiettivi dell'operazione speciale, Medvedev ha quindi affermato che “è necessario cacciare tutti gli stranieri nel senso più ampio del termine dalle terre russe e creare una ‘zona sanitaria’ che non consenta l'uso di armi a media e breve distanza: dobbiamo raggiungere tutti gli obiettivi che sono stati fissati per proteggere i nostri territori, cioè i territori della Federazione Russa. E se questo non bastasse, allora bisognerebbe prendere altre decisioni”, ha aggiunto. Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza “non si può escludere nulla e, se necessario, andremo fino a Kiev o Lvov per sterminare questa infezione”. (24 MAR - deg)

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