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direttore Paolo Pagliaro

LE PEN: STOP ALLE ARMI
OFFENSIVE ALL’UCRAINA

“Non sono la sorella gemella di Meloni, resto fedele a Salvini”. Intervistata da Repubblica, Marine Le Pen, normalizzata ancora di più con i suoi 89 deputati eletti in parlamento, rifiuta una svolta “melonista”, ovvero diventare pro-Ue e pro-Nato. “Resto euroscettica, convinta che la Francia debba uscire dal comando integrato della Nato, e contraria alla consegna di armi offensive all'Ucraina”, dice la leader francese, aggiungendo: “Una vittoria della Russia sarebbe una catastrofe”. Le Pen plaude al ‘terzismo’ di Emmanuel Macron tra Cina e Usa: “È la posizione gollista della Francia”. Continua a sognare un grande eurogruppo dei sovranisti, e sull'immigrazione promette di indire un referendum. Secondo un sondaggio, se le elezioni presidenziali si tenessero oggi, batterebbe Macron con il 55 per cento dei voti. Se fosse all'Eliseo, cosa farebbe sul conflitto in Ucraina? “Se fossi la Presidente, quando lo sarò, la prima cosa a cui penserei è l'interesse della Francia. Fin dall'inizio abbiamo detto: la Russia sta commettendo un grave errore attaccando militarmente l'Ucraina e violando la sua sovranità territoriale e politica. Resta il fatto che il mondo è così com'è, e non come vorremmo che fosse. Perciò farei tutto il possibile affinché la Francia promuova una risoluzione pacifica del conflitto. Per una semplice ragione: non vedo altre soluzioni valide. O la Russia vince la guerra, e sarebbe catastrofico perché tutti i Paesi che hanno un conflitto territoriale penseranno di poterlo risolvere con le armi. O l'Ucraina vince, e questo significherebbe che la Nato è entrata nel conflitto, e quindi l'inizio della Terza guerra mondiale”. (13 APR / deg)

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