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direttore Paolo Pagliaro

FMI A ITALIA: RIDURRE
DEBITO, ATTUARE PNRR

FMI A ITALIA: RIDURRE <BR> DEBITO, ATTUARE PNRR

“Al di là del breve termine, è necessario un quadro di bilancio credibile con misure ben identificate, accompagnato da riforme a sostegno della crescita, per ancorare la politica di bilancio e mitigare i rischi per la sostenibilità del debito”. È quanto si legge in un rapporto redatto dal Fondo monetario internazionale, al termine di una missione in Italia compiuta a maggio sulla base dell’articolo IV dello statuto dell’organizzazione.  In apertura del documento, il Fondo esprime “le proprie più sentite condoglianze per la tragica perdita di vite umane a causa delle inondazioni in corso nel Nord Italia”. L’istituto con sede a Washington rimarca che “la piena e tempestiva attuazione del Pnrr italiano è necessaria per aumentare la produttività e stimolare la crescita potenziale”. Secondo gli analisti Fmi “si prevede che la crescita si modererà all'1,1% nel 2023 e nel 2024 e aumenterà temporaneamente dal 2025 quando la spesa del Pnrr raggiungerà il picco e rimarrà leggermente al di sopra della sua tendenza a lungo termine. Si prevede che l'inflazione diminuirà gradualmente, con un ritorno all'obiettivo solo intorno al 2026. A lungo termine, il calo della popolazione in età lavorativa rappresenterà un freno alla crescita in assenza di un miglioramento duraturo della produttività” sottolinea il rapporto. “La politica fiscale – sostiene il Fondo monetario internazionale - può aiutare l'economia a far fronte agli shock proteggendo al tempo stesso la sostenibilità delle finanze pubbliche. Dato il debito pubblico ancora elevato, le condizioni di finanziamento più restrittive e la necessità di sostenere la disinflazione”, gli esperti consigliano di “risparmiare la maggior parte delle entrate impreviste derivanti da sorprese inflazionistiche e modifiche contabili del credito d'imposta. Un piano credibile di riduzione del debito a medio termine, sostenuto da misure specifiche, attenuerebbe ulteriormente i rischi legati al debito – spiega il Fmi - Il mantenimento di un saldo primario considerevole, ritagliandosi al tempo stesso spazio per gli investimenti pubblici, potrebbe portare a una rapida riduzione del rapporto debito/Pil e sostenere la crescita potenziale”. (Roc – 26 mag)

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