Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

''Storie Rampanti'':
a Villa Pamphilj
rassegna per i giovani

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

''Storie Rampanti'': <br>a Villa Pamphilj <br>rassegna per i giovani

Al Teatro Villa Pamphilj di Roma, con la direzione artistica di Veronica Olmi va in scena la rassegna di Teatro Ragazzi, “Storie Rampanti”. Si parte sabato 3 giugno alle ore 17.30 con la produzione Ortoteatro, “La strega dell’acqua e il bambino di ciccia”, spettacolo di fiabe popolari narrate da Fabio Scaramucci. Il giorno dopo, sempre alle 17.30, è di scena Pirù Pirù uno spettacolo di burattini “a guanto” in baracca della Compagnia Walter Bruggini. Lo spettacolo presenta Pirù, che mentre riposa in casa tranquillo viene visitato dalla Morte, invaghitasi di lui e che vuole condurlo via con sé; egli riesce a sfuggirle, ma per una serie di sfortunate e comiche coincidenze, la Morte finisce per rapire la moglie di Pirù, Elvira. Si prosegue sabato 17 giugno con lo spettacolo itinerante di Giovanna Facciolo “Come Alice…” una produzione Compagnia “I Teatrini”. Un viaggio nel mondo di Alice, incontrando personaggi che assomigliano molto, a quelli incontrati nella famosissima storia, ma che non sono esattamente come loro, perché questa volta si trovano tra alberi e piante. Domenica 18 è la volta di “Creature Alate”, una co-produzione Teatro Verde – I Guardiani dell’Oca, scritta da Andrea Calabretta, con la regia di Veronica Olmi. Creature Alate è uno spettacolo itinerante a impatto zero, tutto dal vivo, in cui il pubblico è il vero protagonista. Sabato 24 tocca a “Giufà e il mare” della Compagnia Centro RAT. In questa occasione il cantastorie gioca con il percorso narrativo come con gli oggetti e gli elementi scenografici attraverso un viaggio nel Mediterraneo. Domenica 25 giugno, ultimo spettacolo della rassegna: “Orlando furiosamente solo rotolando” di Enrico Messina e Alberto Nicolino. Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. Così le parole dei canti e delle ottave di Ariosto prendono nuova vita, un po’ tradite un po’ risuonate, e la narrazione avanza tra guizzi di umorismo e momenti di grande intensità, mescolando origini, tradizioni e dialetti.

LE SCRITTRICI ITALIANE PROTAGONISTE SUL PALCO DI TORDINONA A ROMA

Nato nel 1947 dall’idea di una donna, Maria Bellonci, il Premio Strega ha dato un impulso fondamentale alla rinascita culturale del paese dopo gli anni della dittatura e il disastro della guerra. “Lo Strega alle autrici” – che parte proprio l’8 giugno, un giorno dopo l’annuncio ufficiale della cinquina finale - è un progetto di Annamaria Loliva che vuole contribuire a rivalutare la presenza femminile nel corso di tutta la storia del premio, dalle origini ai giorni nostri. Un gesto importante in questo 2023 che per la prima volta registra una netta prevalenza di donne in semifinale: 8 su 12, un record assoluto che testimonia il grande cambiamento in atto nella nostra cultura. “Dal dopoguerra ad oggi, in tante hanno partecipato ma in pochissime hanno vinto, e in molte sono state dimenticate.” – ricorda Annamaria Loliva – “La scrittura dell’altra metà del cielo, con grande difficoltà ha trovato spazio in libreria, nelle biblioteche, dentro le antologie, negli incontri o dibattiti pubblici. Sono state scrittrici di racconti, giornaliste, romanziere, docenti, donne in prima linea nella Resistenza, impegnate nel sociale e nella politica, provenienti da piccoli paesi o grandi città d’Italia e di diversa estrazione sociale. È importante conoscerle e ricordarle, per il presente e per la memoria delle altre generazioni.” Questa prima edizione della rassegna si articola in tre serate che vedranno “in scena” al Teatro Tordinona di Roma tre grandi protagoniste della letteratura italiana: Natalia Ginzburg, Anna Maria Ortese e Elsa Morante, presentate da due giovani autrici di talento già affermate, come Michela Monferrini (classe 1986) e Angela Bubba (classe 1989). Saranno loro a farci conoscere le vite e l’opera di queste maestre della letteratura del ‘900, donne, artiste sensibili, impegnate nella vita politica, che hanno raggiunto il meritato riconoscimento con faticosa determinazione e hanno aperto la strada a molte altre. A interpretare le pagine dei loro romanzi saranno le attrici Miriam Spera, Francesca Pimpinelli e Cristina Aubry: per un pubblico partecipe, un incontro di ascolto, lettura e riflessione.

ROMA: IL DE’ SERVI CHIUDE LA PROGRAMMAZIONE CON LE “PILLOLE DI STAGIONE”

Il 7 giugno al Teatro de’ Servi di Roma è tempo di “Pillole Di Stagione”, un assaggio live di una parte del prontuario 2023/2024 della nuova Clinica del Buonumore. L’ultimo appuntamento indoor di stagione al tempio della commedia non poteva che essere dedicato all’anteprima della prossima programmazione autunno-inverno-primavera. Una programmazione ricca e variegata, pensata per guarire qualsiasi tipo di malessere con la più semplice, sana e naturale delle medicine: la risata. Questa volta la stagione non risponderà semplicemente a un tema, un claim, uno slogan, ma a un vero e proprio concept, una missione. A partire dal prossimo ottobre, il Teatro de’ Servi si trasformerà ne “La Clinica del Buonumore”. Una ricetta di benessere a 360° che prevede trattamenti per tutti e per tutte le esigenze: non solo la solita-mai solita posologia di commedie, ma anche una serie di pièce extra in programmazione per pochi giorni, un flacone maxi di stand up, un ricco blister di eventi speciali, tra cui i concerti a cura de “I Concerti nel Parco”. Condotta da Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi, ben noti al pubblico del Teatro de’ Servi, la serata delle Pillole di Stagione del 7 giugno si concluderà con un brindisi, durante il quale incontrare attori, autori e produttori. Nell’occasione sarà inoltre possibile sottoscrivere l’abbonamento alla nuova stagione.

LO “STRANO CASO DI ELENA DI TROIA” ARRIVA NELLA CAPITALE

La compagnia Colori Proibiti sarà in scena al Teatro Tor Bella monaca il 6 giugno con Beauty Dark Queen - Lo strano caso di Elena di Troia, regia di Stefano Napoli. Protagonisti: Francesca Borromeo, Alessandro Bravo, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano, Giuseppe Pignanelli. Lo spettacolo in tournée dal 2017, torna in scena a Roma. Due uomini, una donna, una dea, una statuetta. Sono Menelao, Paride, Elena, Afrodite, Eros. La storia è nota: una dark queen dalla bellezza fatale, il capriccio degli dei, un rapimento, una guerra. Un po’ pochade (Paride, ospite di Menelao, gli rapisce la moglie Elena proprio sotto gli occhi), un po’ tragedia (per la voluttà di accecamento che a volte sembrano avere gli esseri umani), la storia di Elena racconta di uomini che non sanno amare ma solo possedere, di donne che si difendono chiudendosi nella freddezza del cuore e nello splendore effimero di un bel vestito, del tempo che consuma corpi e passioni, di un mondo in cui l’amore viene rubato e venduto. “Ho tentato di tirare giù Elena di Troia dalla leggenda che la vuole fonte di sciagura e di farne una donna fra uomini - scrive Stefano Napoli - Tra di loro l’eterno gioco dell’amore, dei fraintendimenti, del caso. Ma non c’è nulla di gentile in questo gioco perché l’amore malato trasforma in prede e predatori, in una lotta per la sopravvivenza al termine della quale non ci saranno né vinti né vincitori, ma soltanto il silenzio che il tempo impone alle cose”.

AL FRANCO PARENTI DI MILANO SI RACCONTA LA STORIA DEL “DOMATORE”

Sotto il tendone di un circo una giovane giornalista, interpretata dalla talentuosa Chiara Degani, intervista l’ultimo grande domatore di leoni Cadabra, che per via della nuova legge sulla messa al bando degli animali nei circhi, è costretto a lasciare il mestiere di una vita. Si tratta dello spettacolo “Il Domatore”, in programma dal 13 al 17 giugno al teatro Franco Parenti di Milano. Nel corso del dialogo i due si confrontano e si scontrano sulla loro natura, confondendo di fatto i ruoli e portando l’intervistatrice ad essere anche intervistata. Vittorio Franceschi delinea un domatore ironico e malinconico nel contempo, che ha voglia di raccontarsi e spinge all’apertura emotiva anche la sua interlocutrice. Chiara Degani, infatti, che all’inizio si mostra fredda ed impassibile, finisce per spogliarsi delle sue barriere e per rivelare la sua interiorità più profonda. Il circo diventa qui metafora della vita, con le sue soddisfazioni e delusioni, i lutti, la necessità del denaro e la voglia di riscatto. “Ho scritto questo testo – spiega Vittorio Franceschi, che sarà anche sul palco insieme a Degani - perché volevo partire da un luogo che liberasse la fantasia. Non so come si domini un leone, non so nulla della vita di un circo, ma mi ha affascinato la figura del domatore di leoni per raccontare la nostra vita, i nostri rapporti. Nella storia nasce anche un’amicizia tra la giornalista e il domatore e l’intervista si trasforma in una reciproca indagine sulla vita e sulla vita del teatro. Volevo raccontare di quel momento magico che accade in prova, un lampo misterioso, quella scintilla che ti fa capire di aver centrato il cuore dell’arte teatrale”.

(© 9Colonne - citare la fonte)