"Difenderemo lo Stato da qualsiasi tipo di tradimento interno. È un tradimento quello con cui abbiamo a che fare oggi, un tradimento del popolo e della causa per cui sono morti degli eroi che hanno dato la vita per l'unità della Russia". Sono le parole che Vladimir Putin, presidente russo, rivolge alla Nazione dopo che in queste ore Yevgeny Prigozhin, il capo della Wagner, ha dato il via ad una marcia armata in Russia. Prigozhin accusa i vertici militari russi di aver attaccato le milizie della Wagner, e come ritorsione le sue milizie hanno preso il controllo del quartier generale di Rostov. Putin ha parlato dell'avvenimento come di un "colpo alle spalle", aggiungendo che "qualsiasi tipo di rivolta interna è una minaccia e un colpo grave per la nostra Russia. Le azioni per difenderci saranno dure. Chi ha deciso di ricattarci sarà punito e risponderà davanti alla legge e al nostro popolo". "Farò di tutto per difendere la Costituzione, la libertà e la sicurezza. Chi ha organizzato questa rivolta militare risponderà di questo - ha affermato il presidente russo - Fate la scelta giusta e smettete di partecipare a queste azioni criminali".
MELONI. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.
TAJANI. "Il Ministero degli Esteri è in contatto con l'Ambasciata d'Italia a Mosca. Al momento nessuna criticità per i connazionali in Russia, i quali sono stati invitati alla prudenza. Per informazioni questo è il numero di emergenza dell'Unità di Crisi 0636225". Così in un tweet Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. (24 GIU - gci)