Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Dall'Argentina per ripopolare i borghi disabitati del sud Italia

Dall'Argentina per ripopolare i borghi disabitati del sud Italia

L'Associazione Italo Argentinos, che riunisce rappresentanti della comunità argentina in Italia, ha presentato la settimana scorsa un progetto che mira a ripopolare i comuni meridionali più colpiti dall'emigrazione dei giovani e l'invecchiamento generale della popolazione, favorendo l'immigrazione dall'Argentina ed altri paesi sudamericani. “Il progetto nasce come una possibile soluzione al problema demografico dell’Italia e al contempo una risposta ai milioni di italiani nati in Argentina che cercano di ricollegarsi con l’Italia”, ci spiega Guido Porfiri, segretario generale della Associazione Italo Argentinos. “Ci sono tantissimi italoargentini che si trasferiscono in Italia per richiedere la cittadinanza italiana, ma poi si trasferiscono in altri paesi una volta ottenuta. Questo significa una perdita di potenziale umano gigante che può essere molto produttivo se viene organizzato e distribuito d’accordo alle necessità di ogni regione e ogni provincia del paese”. Il progetto è stato preparato in collaborazione con Confartigianato Imprese di Catanzaro, l’agenzia Openjobmetis e Albatros srls ed è diretto non solo agli argentini italodiscendenti, ma anche ad altri cittadini sudamericani che possano ottenere a futuro la cittadinanza.
Eppure, ci spiega Porfiri, in un primo momento la proposta si concentra proprio su Buenos Aires, dove vive la comunità italiana più numerosa del mondo, che nel pieno della crisi economica in corso rappresenta una ricca offerta di lavoratori in possesso della doppia cittadinanza ed interessati a ristabilire contatti stabili con le proprie radici famigliari. “Per qualsiasi azienda è molto più facile fare un contratto di lavoro a un italiano che a uno straniero. Inoltre, non si considerano i limiti stabiliti per le quote del decreto flussi e tante altre difficoltà burocratiche che deve affrontare chi non è in possesso della cittadinanza italiana. Perciò, chi ancora non abbia la cittadinanza ma sia in condizioni di richiederla, può anche iscriversi e restare in attesa per quando inizieremo a lavorare con le pratiche delle cittadinanze”, spiega Porfiri. Per poter partecipare l'associazione invita gli interessati ad iscriversi attraverso la propria pagina web. “L’interessato verrà eventualmente chiamato, d’accordo al suo profilo, per avere uno o più colloqui di lavoro tramite videochiamata. Se si concretizzasse l’ottenimento del posto di lavoro, l’arrivo in Italia verrà gestito dall’agenzia e i datori di lavoro”. La maggior domanda lavorativa è concentrata nei settori della gastronomia (camerieri, chef, pasticcieri) e del turismo. (fel – 2 ago)

(© 9Colonne - citare la fonte)