Roma, 21 set - “Serve intervenire con prontezza per aumentare le misure di protezione delle donne e di prevenzione dell’escalation della violenza, che troppo spesso arriva al femminicidio”. Così la deputata Elena Bonetti, in una conferenza stampa di Azione in Senato sulla violenza contro le donne. Approvare urgentemente le nuove norme; più fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio, aumentare e rendere strutturali le risorse per il reddito di libertà, potenziare la Settimana contro la violenza sulle donne nelle scuole e investire sulla formazione dei giudici: queste le richieste avanzate da Azione al governo e alla maggioranza. “Oggi una donna – continua Bonetti - teme di denunciare perché teme di non essere creduta, per cui è fondamentale procedere nella formazione di tutte le forze dell’ordine e della magistratura in modo da evitare la vittimizzazione secondaria. Poi una donna deve sentirsi protetta: quindi bisogna introdurre il fermo immediato, laddove si ravvisino elementi di pericolo per la vita della donna, aumentare la possibilità di procedere d’ufficio al di là della querela, introdurre misure di vigilanza rafforzando ad esempio l’uso del braccialetto elettronico preventivo, e non alla fine di un procedimento giudiziario, anche fermando l’uomo laddove vada a violare il decreto di avvicinamento. Queste misure possono salvare la vita delle donne e avrebbero potuto salvare la vita di tante donne”. “C’è inoltre – conclude l’ex ministra delle Pari opportunità - un altro elemento fondamentale che è quello economico: chiediamo al governo di rafforzare gli strumenti del reddito di libertà e del microcredito di libertà: noi abbiamo messo 12 milioni di euro in tre anni, aiutando 2.500 donne con 400 euro al mese per 12 mesi. Il governo Meloni invece mette 1 milione e 850 mila euro in un anno per aiutare solo 385 donne, meno della metà di quelle che avevamo potuto aiutare noi”. (PO / Roc) ////