La formazione in ambito medico è un elemento essenziale, ancor di più ora che la tecnologia è predominante nelle strutture ospedaliere, come nel caso della neurochirurgia. Qui, la formazione di altissimo livello è possibile anche tramite simulatori avanzati, che permettono la crescita del chirurgo e la sua possibilità di affrontare prima in ambito virtuale tutti i passaggi dell’operazione e i diversi possibili scenari
Per questo, Fondazione Heal ha ufficializzato l'accordo per il progetto “Probe enabling targeted and personalised growth paths and improve performances - from space to neurosurgery” in collaborazione con il Carlo Besta Neurosim Center di Milano e il team multidisciplinare della PMI Deep Blue. L’obiettivo del progetto è proprio la formazione dei neurochirurghi: fornire gli strumenti necessari, teorici e tecnologici, per far fronte - come detto - a ogni tipologia di operazione, con sicurezza e, soprattutto, consapevolezza, attraverso uno strumento fondamentale come il simulatore neurochirurgico.
È Simone De Biase, fondatore di Heal, a parlare dell’iniziativa: “Sosteniamo un programma di formazione di neurochirurghi: mettiamo a servizio delle nuove leve degli strumenti particolarmente costosi e non presenti ovunque in Italia. Il centro del Carlo Besta è l’unico in Europa ed è anche molto ben posizionato a livello mondiale per il livello della tecnologia dei suoi strumenti, in particolare dei neurosimulatori”.
L’alta formazione in questo caso è un elemento imprescindibile: “È una palestra per i neurochirurghi – continua il fondatore di Heal - dove si rivolge attenzione anche all’aspetto psicologico della loro formazione, non solo all’abilità manuale. Un neurochirurgo deve avere molte competenze oltre alla tecnica: la capacità astrattiva, ad esempio, o saper immaginare l’intervento prima di farlo. E poi la grande capacità di lavoro in team: la crescita deve essere di tutta l’equipe di lavoro, non solo del singolo o del suo vice. È un aspetto fondamentale sollevato dal nostro partner, ovvero Deep Blue, che fa formazione ai piloti in aviazione”.
Durante la visita all'Istituto Neurologico, insieme al dottor Alessandro Perin e a De Biase, c’erano alcuni dei sostenitori del progetto, come Vanessa Arrigoni, Lead consultant di Deep Blue, Fabio Alberti, manager dell'LCR Honda Team in MotoGp, e Stefano Musazzi. Interessante è il fatto che si volesse trovare un interlocutore che potesse portare “competenze sulla elaborazione dei dati”: “Abbiamo puntato sull’ambito del motorsport: ecco perché al Besta era presente il team Honda, con il responsabile Fabio Alberti, che è rimasto sorpreso dal livello tecnologico così alto raggiunto dall’ospedale” aggiunge ancora De Biase. “Ci piace che al Carlo Besta ci sia quasi un’ossessione positiva verso la formazione delle nuove leve. Vogliono che si crei un gruppo sempre più cospicuo di chirurghi che si avvalgono di tecnologie durante la loro formazione. Per avere la più lunga continuità nell’utilizzo dei neurosimulatori, non solo in ambito pediatrico: tutto ciò avrà un riscontro importante sui pazienti e sulla branca stessa della neurochirurgia” conclude il fondatore di Heal.