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TURISMO DELLE RADICI

In Romagna nel cuore del Montefeltro

In Romagna nel cuore del Montefeltro

San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome. Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location per film e documentari, meta turistica d’eccellenza, è la perla preziosa custodita dalla provincia di Rimini. Annoverato tra “I Borghi più Belli d’Italia”, il mirabile centro storico sprigiona il suo fascino in ogni periodo dell'anno. Oggi il borgo di San Leo, integro nel suo rigore e nella sua bellezza originaria, offre immediatamente allo sguardo gli antichi edifici romanici: Pieve, Cattedrale e Torre, ai quali si affiancano numerosi palazzi rinascimentali, come il Palazzo Mediceo, sede del Museo di Arte Sacra, la residenza dei Conti Severini-Nardini e il Palazzo Della Rovere, sede del Municipio. Cuore di San Leo la piazza intitolata a Dante che vi fu ospitato come San Francesco, il quale qui ricevette in dono, dal Conte di Chiusi, il Monte della Verna. Piccolo ma vero capolavoro architettonico è la pieve romanica di Santa Maria Assunta, con pianta basilicale composta di tre absidi, arricchite da archetti e lesene. Da San Leo si gode una magnifica vista sui monti circostanti, lungo la vallata del Marecchia, giù fino al mare. Borgo dai mille volti è un luogo carico di identità ed antichi saperi, in cui il tempo pare sospeso e la natura diventa silenziosa spettatrice di secoli di storia e tradizioni. Panorami mozzafiato, boschi rigogliosi e sentieri che attraversano prati e colline e si inerpicano sulle alture, scavando percorsi tra le rocce calcaree della Valmarecchia: San Leo custodisce un patrimonio verde di ricchezze naturalistiche e di biodiversità, pronto ad accogliere e conquistare tutti gli amanti della natura. Per chi sogna di immergersi nel silenzio del bosco ed ammirare piante, fiori e animali nel loro habitat, questo territorio offre senza dubbio tanti meravigliosi itinerari per escursioni, passeggiate e trekking. Per gli amanti della gastronomia, quella che si può assaporare a San Leo è una cucina di territorio, la cui personalità, conviviale e decisa, si esprime sia attraverso ingredienti genuini e di qualità, che attraverso piatti gustosi e ricchi. Ogni ricetta valorizza una differente sfumatura della tradizione e dell’identità di una terra che non è semplicemente un “luogo”, ma racchiude il senso di appartenenza di un’intera comunità. I piatti sono il frutto di un retaggio culturale consolidato, che riemerge con forza e con carattere, mescolando radici contadine a consuetudini più moderne. In Valmarecchia la cucina di tradizione porta in tavola i profumi ed i sapori dell’entroterra contadino e della collina: carni, olio, vini, tartufi e poi i salumi di Mora Romagnola, la piadina nella sua variante più sottile, la sfoglia di uova e farina tirata a mano e, infine, le minestre, come i passatelli, gli strozzapreti e i cappelletti ripieni.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è quello di Rimini e San Marino “Federico Fellini” (38 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Rimini (33 km). In auto da Roma, lungo SS3bis: seguire A1dir/E35, A1, SS675 e E45/SS3bis in direzione di Via Ponte Sorbano/SR 71 Umbro Casentinese Romagnola/SR142 a Sarsina. Prendere l'uscita Sarsina da E45/SS3bis e continuare su Via Sapinate, Via Pietra Bassa, Via Sarsinate, Via A. Manzoni e Via S. Leo/Strada Provinciale S. Leo Secchiano in direzione di Piazza Dante Alighieri a San Leo.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Partendo da San Leo ci si può spostare per visitare il territorio del Montefeltro, sub-regione che si estende fra le colline che scendono dall'Appennino centrale verso il Mare Adriatico, nell'entroterra della Provincia di Rimini, ai confini fra la Provincia di Pesaro e la Toscana. Questo territorio, ricco di storia e di natura, comprende oggi 20 comuni, tra cui San Leo: Belforte all’Isauro, Carpegna, Casteldelci, Frontino, Lunano, Macerata Feltria, Maiolo, Mercatino Conca, Monte Cerignone. E ancora, Montecopiolo, Monte Grimano, Novafeltria, Pennabilli. Poi, Piandimeleto, Pietrarubbia, Sant’Agata Feltria, Sassocorvaro, Sassofeltrio e Talamello. In ognuno di questi centri le tracce lasciate dalla storia determinano ancora l’impianto urbanistico armonizzandosi nel vivace paesaggio feltresco.

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