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direttore Paolo Pagliaro

SIMEU: COSI’ SCOMPARSA
MEDICI D’URGENZA

SIMEU: COSI’ SCOMPARSA <BR> MEDICI D’URGENZA

I primari di medicina d’emergenza urgenza, ospedalieri e universitari, provenienti da tutta Italia si incontrano per un confronto con istituzioni, rappresentanze dei cittadini e delle direzioni strategiche, rispetto gli attuali scenari critici e complessi in ambito pronto soccorso e 118 con il fine di individuare una sintesi di proposte tecnico-scientifiche che saranno oggetto di una dichiarazione finale. SIMEU - società italiana della medicina di emergenza urgenza - organizza a Roma oggi e domani, presso l’Acquario Romano, l’Accademia dei Direttori 2023 dal titolo “Rievoluzione”. Da anni SIMEU analizza gli scenari complessi che si sviluppano nel contesto dei pronto soccorso e del 118, “notoriamente già compromessi e in difficoltà per una serie di contraddizioni che sembrano non trovare soluzione”, “tra difficoltà crescenti, programmazione inesistente, disagio dei professionisti” si legge in una nota che presenta l’appuntamento a cui interverranno, tra gli altri, Fabio De Iaco, presidente nazionale SIMEU, Nino Cartabellotta presidente Fondazione GIMBE, Angelo Aliquò, Giovanni Migliore, Filippo Anelli, Barbara Mangiacavalli, Anna Lisa Mandorino, Tonino Aceti, Francesco Franceschi, Lorenzo Ghiadoni. Invitati il ministro della Salute Orazio Schillaci ed i parlamentari Francesco Zaffini ed Ugo Cappellacci. “Chi pensava che la pandemia Covid19 segnasse il momento di massima difficoltà del SSN purtroppo si sbagliava: dal mondo dell’emergenza urgenza risulta infatti che il momento di peggiore crisi è invece proprio quello in corso, ulteriormente aggravato dai fatti registrati negli ultimi giorni – prosegue la nota -. Quanto accaduto a Bari, l’irragionevole ammenda di oltre 27.000 euro comminata dall’Ispettorato del Lavoro al Direttore del Pronto Soccorso dott. Vito Procacci - già presidente regionale SIMEU – reo di aver lavorato troppo e di aver gestito eccessivi turni di lavoro per sé stesso ed il suo team, sono solo l’ultimo esempio del tremendo peso personale, oltre che professionale, che si sta chiedendo e - nonostante tutto -  è sostenuto dai primari in prima linea, schiacciati dalla necessità di garantire quotidianamente il servizio ad un numero sempre più elevato di pazienti ed un sistema, anche legislativo, ormai non più aderente alla realtà. Come stupirsi delle frequenti dimissioni di direttori?”. “Osserviamo anche che lo svilimento di professionisti che meriterebbero di essere salvaguardati e valorizzati, il loro costante coinvolgimento a copertura dei turni, la loro esasperazione - umanamente comprensibile – purtroppo in taluni casi sta producendo un fenomeno nuovo: quello dei conflitti personali all’interno delle aziende” sottolinea Beniamino Susi, vicepresidente nazionale SIMEU. Dalle Istituzioni intanto non giungono segnali sufficienti. “Prendiamo atto di una manovra finanziaria che non dà alcun segno di reazione al declino sempre più verticale del SSN. La giusta attenzione alle liste d’attesa, le promesse di nuove premialità per i pochi medici che vorranno lavorare ancora di più, non possono essere la sola risposta - afferma il presidente nazionale SIMEU Fabio De Iaco -, si continua a guardare al passato, imprigionati in modalità di approccio al problema che hanno già dimostrato inefficacia ed anzi sono tra le principali cause della situazione odierna”. (red)

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