SAL DA VINCI STORIES, LA PRIMA A ROMA
Sarà in scena in prima nazionale al Teatro Parioli di Roma dal 22 novembre al 3 dicembre, Sal Da Vinci in Sal Da Vinci Stories di Luca Miniero e Sal Da Vinci, regia Luca Miniero, con Ernesto Lama e musica dal vivo. Uno spettacolo che unisce il cuore della canzone di Sal con la modernità, anzi con la quotidianità della tecnologia con la quale tutti i giorni ci confrontiamo: i social. Tutto si svolge su un palco, elegante, dal sapore neutro ed essenziale, gli unici elementi che hanno risalto sono un pianoforte con un computer adagiato sopra e un videowall sul fondo del palco. Sal armeggia al computer e prepara vere e proprie storie Instagram. Sono queste storie il filo conduttore dello spettacolo. Mentre le compone ecco l’occasione per parlare della sua vita con originalità al pubblico in sala. Ma procediamo per ordine, con alcuni esempi. La prima storia Sal la realizza utilizzando alcune foto del padre che vengono proiettate sul videowall. Mentre appaiono lui le commenta, e commenta un pezzo della sua vita. Instagram diventa un modo nuovo, moderno e non autocelebrativo, per parlare di sé, e consente di far correre lo spettacolo su due binari. Da un lato la storia pubblica che davvero Sal mette on line una volta composta, ma anche e soprattutto la storia privata e intima raccontata con ironia al pubblico in sala. Insomma, il pubblico a casa o su Instagram vede il finale del discorso, il risultato, ma tutto il racconto emozionale che porta a quella storia si svolge sul palco. Ogni storia avrà un argomento, corredato di video e foto e scritte…con un testo e una canzone che l’accompagnerà. Il rapporto con il padre, vari personaggi della sua vita, i figli, gli esordi ai matrimoni, il successo, Scugnizzi, il rapporto con Pino Daniele, ma anche il rapporto con la madre, e con quel genio di De Simone…vogliamo conoscere la sua opinione su Napoli, e dove stava durante il terremoto ma anche come avvenne l’incontro con Mattone per Scugnizzi. Dieci storie di vita e anche di Instagram perché Sal ha una vita che merita un racconto intimo. Un Sal inedito, intimo, un viaggio profondo quasi psicoanalitico fra Napoli, la musica e i colori di un artista che con l sua voce e la sua vita sfugge a tutte le etichette. (red)
ROMA, TORNA IN SCENA AL TEATRO LO SPAZIO “COME L’ AUSTRALIA”
Dopo il successo riscosso durante la scorsa stagione, torna in scena al Teatro Lo Spazio Roma (Via Locri 43), dal 23 al 26 novembre, Come L’australia, spettacolo vincitore del concorso Idee nello Spazio 2022, scritto, diretto e interpretato da Claudia Genolini. Come l’Australia, è la storia di una donna che si ritrova in continuazione a dover scegliere: l’amore, il lavoro, la famiglia… E’ una storia universale, che sviscera uno dei grandi dilemmi dell’uomo: “Scelgo ciò che desidero o quello che è più sicuro?” Un monologo che racconta le fasi di crescita di una persona che alla fine… almeno una volta nella vita avrà il coraggio di scegliere ciò che desidera veramente? “Come L’Australia” è una storia universale, per tutte quelle persone che almeno una volta nella vita si sono ritrovate a dover scegliere. La scelta è il tema, il processo della decisione, è la struttura e la regia si sviluppa intorno ad esso. Quanto è difficile scegliere? Cosa ci muove a scegliere? Il coraggio? La paura? Il desiderio? (PO / red(
GIUSEPPE ZENO ED EURIDICE AXEN “TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO”
Dopo i sold out registrati nelle tappe precedenti, arriva a Roma, il prossimo 21 novembre al Teatro Quirino, dove resterà fino al 3 dicembre, il nuovo spettacolo teatrale Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmüller, scritto da Lina Wertmüller in collaborazione con Valerio Ruiz, adattamento di Marcello Cotugno e Irene Alison e prodotto da Best Live. Protagonisti gli attori Giuseppe Zeno ed Euridice Axen con la regia di Marcello Cotugno. Sulla scena anche gli attori Barbara Alesse, Alfredo Angelici e Francesco Cordella. Sulla scia del grande successo della commedia del 1974, la trasposizione teatrale dell’opera, si ricolloca nella dimensione contemporanea, con un adattamento coerente con il clima socio culturale di oggi, rispetto a quello in cui era ambientato il film che vedeva protagonisti Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. (PO / red)
BOLOGNA, FEDERICO BUFFA AL TEATRO DUSE CON “LA MILONGA DEL FÚTBOL”
Dopo il debutto estivo nelle più prestigiose arene italiane, giovedì 23 novembre (ore 21) torna al Teatro Duse di Bologna (via Cartoleria 42) Federico Buffa con il suo nuovo spettacolo ‘La Milonga del Fútbol’. Alla regia Pierluigi Iorio. Sul palco, accanto a Buffa, Alessandro Nidi al pianoforte e Mascia Foschi al canto. Del M° Nidi sono anche la direzione musicale e le musiche originali che accompagnano la narrazione scenica. Lo spettacolo racconta la storia e le gesta di tre delle più grandi personalità calcistiche di tutti i tempi, tre calciatori argentini entrati a far parte anche del mito italiano: Renato Cesarini, Omar Sivori e Diego Armando Maradona. In scena, dunque, un racconto alla scoperta di queste tre leggende del pallone, fatto di sport ma anche di passione, romanticismo e italianità. “Il Novecento argentino - spiega Buffa - ha prodotto paradigmi sorprendenti: uno è la creolizzazione del calcio. Per gli inglesi l'Argentina è stata una colonizzazione mancata, ma la loro indole negoziale gli ha comunque garantito lauti profitti. Poi, come sempre, a inizio secolo da una tasca secondaria gli è caduto per terra ‘the beautiful game, the game of football’. Gli argentini hanno osservato, imparato e poi pensato: loro hanno inventato il gioco, ma noi faremo qualcosa di molto più importante, inventeremo l'amore per il gioco”. “La Milonga del Fútbol – aggiunge il giornalista e storyteller - è un omaggio alla creolizzazione del gioco attraverso tre giocatori connessi tra di loro. Cesarini, che porta a Sivori, che porta a Maradona. In Italia hanno vinto dieci scudetti in tre, immaginato, creato e ribaltato mondi”. “Tra continui rimandi e asimmetrie temporali, con le curve dinamiche delle vite dei protagonisti che ineludibilmente, a un certo punto, si collegano - sottolinea il regista Pierluigi Iorio - assistiamo alle gesta sportive di campioni senza età, incastonate nella meravigliosa diversità di quell’emporio mondiale chiamato Argentina, un melting pot di culture e tradizioni”. (PO / red)
ROMA, TEATRO SPAZIO 18B OSPITA “MADRI DI GUERRA”
Il 24 e il 25 novembre il Teatro Spazio 18b (via Rosa Raimondi Garibaldi 18B) accoglie lo spettacolo “Madri di guerra” scritto e diretto da Antonella Caldarella. Questo lavoro sulla propria identità culturale si propone come arma contro la ‘cultura’ mafiosa/omertosa. Le storie che vengono narrate offrono modelli di Siciliani realmente vissuti i quali, lontani da essere omertosi o fatalisti, si sono battuti per la giustizia e la legalità. Così lo spettacolo diventa occasione per godere il fascino del ritmato e drammatico cuntu in dialetto siciliano, arricchito dalle musiche di chitarra e tamburo suonati dal vivo, ma anche per riflettere sui valori della legalità e la giustizia attraverso le avvincenti trame di uomini e donne che hanno lottato con coraggio per migliorare la sorte de ‘La Terra di li Rosi’. Tre storie: Peppa a Cannunera, una vicenda del periodo dell’Unità d’Italia in Sicilia (epoca in cui molti attribuiscono la comparsa della parola “mafia”). Il bandito Salvatore Giuliano, nell’immediato dopoguerra siciliano e sui rapporti tra mafia e brigantaggio. Rita Atria, storia strettamente legata al periodo delle stragi di Capaci e via D’Amelio, esempio di grande coraggio nella lotta contro la mafia. (PO / red)
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